«No agli allevamenti intensivi», Greenpeace manifesta anche a Bari

I volontari richiamano l'attenzione sugli ingredienti invisibili che finiscono nel piatto: «Insalata di nitrati alla zuppa di liquami»

sabato 30 marzo 2019 17.25
In contemporanea con le iniziative che si sono svolte in 25 altre piazze italiane, anche a Bari i volontari ambientalisti hanno manifestato e raccolto firme «Per denunciare un sistema di produzione alimentare insostenibile e foraggiato anche dai soldi pubblici della Politica agricola comune (Pac), che rappresenta circa il 40% del bilancio annuale europeo», come annuncia una nota.

Appuntamento questa mattina in via Argiro angolo corso Vittorio Emanuele per raccogliere le firme per la petizione anti-allevamenti intensivi e fornire ai cittadini tutte le informazioni del caso. Lo slogan degli ambientalisti di Greenpeace è "All You Can M-Eat" e l'invito è a provare il «Menu PAC-co degli allevamenti intensivi». Si tratta, denunciano gli attivisti, di una «Lista di specialità invisibili di cui ci nutriamo, dall'insalata di nitrati alla zuppa di liquami».

«L'Europa e i governi - incalzano gli ambientalisti di Greenpeace - stanno discutendo come sarà la nuova Pac dei prossimi 7 anni e il 2 aprile a pronunciarsi sarà la Commissione agricoltura europea».

«Le istituzioni nazionali ed europee - afferma Federica Ferrario, responsabile Campagna Agricoltura Greenpeace - non possono più ignorare gli impatti ambientali dei prodotti di origine animale provenienti dagli allevamenti intensivi».