Non c'è pace a Valenzano, il sindaco Romanazzi si dimette
Dopo le note vicende dell'ex primo cittadino, l'esperienza della nuova amministrazione si conclude dopo poco meno di un anno
domenica 27 settembre 2020
17.07
Dura poco meno di un anno l'esperienza da sindaco di Valenzano di Giampaolo Romanazzi. Eletto nel novembre del 2019, dopo le note vicende che portarono al commissariamento dell'amministrazione Lomoro, quest'oggi con una lunga nota condivisa anche attraverso la sua pagina Facebook spiega le motivazioni dietro tale decisione.
«Con immenso dispiacere, ma con la coscienza pulita e l'animo sereno rassegno quindi le mie dimissioni dalla carica di sindaco - scrive Romanazzi - Ho creduto in un progetto che ponesse alla base il bene di questo paese e per questo ho accettato la candidatura a sindaco e ho lavorato in questi mesi. Sono stati mesi difficili, mesi in cui si è affrontato non solo l'ordinario ma anche una pandemia imprevista che ha messo a dura prova una struttura amministrativa sottodimensionata rispetto alle necessità. Abbiamo lavorato tanto per essere vicini alla popolazione, per supportarne la parte più debole e maggiormente esposta alle difficoltà del lockdown, mettendo da parte le vostre e le nostre legittime aspettative programmatiche. Per affrontare il presente e proiettarsi nel futuro vi è però la necessità di una compagine di governo determinata e coesa ma, ad oggi, le fratture createsi tra le forze politiche che hanno sostenuto la mia candidatura impediscono quella unità di intenti necessaria a dare una svolta vera e, talvolta, ciò ha rallentato il lavoro di questi mesi».
«È stata paventata da alcune delle forze politiche di maggioranza la necessità di una maggiore incisività nell'azione di governo e a tal fine si stava esperendo il tentativo di rivedere la composizione dell'esecutivo - aggiunge - Tale obiettivo, per dinamiche che non mi appartengono, non è stato raggiunto, peraltro non posso subire il tentativo da parte di alcune forze di maggioranza di non rispettare una prerogativa esclusiva del sindaco. Allo stesso modo non posso accettare di subire veti di carattere egoistico che nulla hanno a che fare con l'azione di governo. Non ero e non sono disponibile, pur di fare il sindaco di questo bellissimo paese, ad accettare pressioni, condizionamenti e aut aut da parte di chicchessia ma soprattutto non voglio venir meno agli impegni presi con gli elettori che meritano rispetto e lealtà. Purtroppo gli ultimi avvenimenti non hanno potuto che farmi prendere atto della mancanza delle condizioni politiche atte a consentirmi di continuare a svolgere con serenità un compito che avrebbe richiesto, in una fase quanto mai delicata, il massimo dell'impegno da parte di tutti».
«Quanto determinatosi ha annullato ogni mio sforzo finalizzato a rilanciare un'azione di governo efficace ed incisiva che potesse affrontare con i necessari tempi rapidi i tanti problemi che attanagliano Valenzano - conclude - Sino al ventesimo giorno dopo queste mie dimissioni, cosi come previsto dalla legge, continuerò a svolgere il mio ruolo di Sindaco con l'impegno di sempre. Ringrazio tutti voi cittadini nonché quelle forze politiche che hanno creduto in questa esperienza di governo offrendomi tutta la loro collaborazione con lealtà e fiducia».
«Con immenso dispiacere, ma con la coscienza pulita e l'animo sereno rassegno quindi le mie dimissioni dalla carica di sindaco - scrive Romanazzi - Ho creduto in un progetto che ponesse alla base il bene di questo paese e per questo ho accettato la candidatura a sindaco e ho lavorato in questi mesi. Sono stati mesi difficili, mesi in cui si è affrontato non solo l'ordinario ma anche una pandemia imprevista che ha messo a dura prova una struttura amministrativa sottodimensionata rispetto alle necessità. Abbiamo lavorato tanto per essere vicini alla popolazione, per supportarne la parte più debole e maggiormente esposta alle difficoltà del lockdown, mettendo da parte le vostre e le nostre legittime aspettative programmatiche. Per affrontare il presente e proiettarsi nel futuro vi è però la necessità di una compagine di governo determinata e coesa ma, ad oggi, le fratture createsi tra le forze politiche che hanno sostenuto la mia candidatura impediscono quella unità di intenti necessaria a dare una svolta vera e, talvolta, ciò ha rallentato il lavoro di questi mesi».
«È stata paventata da alcune delle forze politiche di maggioranza la necessità di una maggiore incisività nell'azione di governo e a tal fine si stava esperendo il tentativo di rivedere la composizione dell'esecutivo - aggiunge - Tale obiettivo, per dinamiche che non mi appartengono, non è stato raggiunto, peraltro non posso subire il tentativo da parte di alcune forze di maggioranza di non rispettare una prerogativa esclusiva del sindaco. Allo stesso modo non posso accettare di subire veti di carattere egoistico che nulla hanno a che fare con l'azione di governo. Non ero e non sono disponibile, pur di fare il sindaco di questo bellissimo paese, ad accettare pressioni, condizionamenti e aut aut da parte di chicchessia ma soprattutto non voglio venir meno agli impegni presi con gli elettori che meritano rispetto e lealtà. Purtroppo gli ultimi avvenimenti non hanno potuto che farmi prendere atto della mancanza delle condizioni politiche atte a consentirmi di continuare a svolgere con serenità un compito che avrebbe richiesto, in una fase quanto mai delicata, il massimo dell'impegno da parte di tutti».
«Quanto determinatosi ha annullato ogni mio sforzo finalizzato a rilanciare un'azione di governo efficace ed incisiva che potesse affrontare con i necessari tempi rapidi i tanti problemi che attanagliano Valenzano - conclude - Sino al ventesimo giorno dopo queste mie dimissioni, cosi come previsto dalla legge, continuerò a svolgere il mio ruolo di Sindaco con l'impegno di sempre. Ringrazio tutti voi cittadini nonché quelle forze politiche che hanno creduto in questa esperienza di governo offrendomi tutta la loro collaborazione con lealtà e fiducia».