Nuova vita per Torre Quetta, entro la prossima settimana il nuovo bando per la concessione

Palone: «L’obiettivo è quello di trasformare di nuovo quell’area pubblica in un luogo da vivere, di giorno e di sera»

mercoledì 28 aprile 2021 11.45
Torre Quetta tornerà a vivere. Nella seduta di giunta tenuta nei giorni scorsi, su proposta dell'assessora allo Sviluppo economico e al Mare Carla Palone, è stata approvata la delibera che avvia l'iter di affidamento, con procedura pubblica, della nuova concessione demaniale marittima dell'area pubblica di Torre Quetta.

Sarà una concessione triennale, che verrà rilasciata in favore di un unico soggetto, individuato in considerazione del maggior rialzo sul canone di concessione, quantificato dall'amministrazione comunale in applicazione della vigente normativa. La concessione riguarderà la gestione del parcheggio, con definizione del costo per la sosta determinato dall'amministrazione, del campo di beach volley e dei chioschi e gazebo riservati alla attività di vendita di alimenti e bevande.

Sono inclusi a carico del soggetto aggiudicatario gli oneri connessi alla pulizia, alla manutenzione (con esclusione della manutenzione degli impianti elettrici), alla custodia dell'intero compendio e dei bagni pubblici presenti, con esclusione della manutenzione dei pontili e della spiaggia in ciottoli, per cui l'amministrazione comunale nelle prossime settimane provvederà ad affidare i lavori. Nella concessione quest'anno è stato inserito anche il servizio per garantire la sicurezza della balneazione in conformità alle norme vigenti.

«Entro la prossima settimana gli uffici pubblicheranno il nuovo bando per affidare la concessione di Torre Quetta - spiega Carla Palone -. Si apre così una nuova stagione per quella che, a tutti gli effetti, rappresenta la spiaggia che ha segnato, negli anni, l'inizio di un nuovo rapporto dei baresi con il mare. L'obiettivo è quello di trasformare di nuovo quell'area pubblica in un luogo da vivere, di giorno e di sera. Noi non ci arrendiamo, e soprattutto Torre Quetta deve tornare ai suoi legittimi proprietari: i baresi».