Nuove accuse per il papà a processo per l'omicidio della figlia di 3 mesi
Il 30enne avrebbe cercato altre due volte di uccidere la bambina prima del tragico epigolo
martedì 8 maggio 2018
16.25
Emergono nuove accuse nei confronti del papà a processo per la morte della figlia di soli 3 mesi. Il decesso della bimba, Emanuela, avvenne nella notte tra il 12 e il 13 febbraio 2016, quando la piccola era ricoverata in ospedale. Accusato del tremendo delitto, il papà della bambina, il 30enne di Altamura Giuseppe Difonzo, imputato con l'accusa di omicidio premeditato.
Sembra infatti, come emerge dalle indagini, che l'uomo avesse tentato altre due volte di uccidere la piccola. La prima il 19 novembre 2015, quando Emanuela aveva solo un mese e la seconda volta il 10 gennaio 2016. Entrambi i tentati omicidi contestati sarebbero avvenuti in casa, quando l'uomo era solo con la bimba.
La piccola Emanuela, nata ad ottobre 2015, era stata ricoverata per ben 67 giorni in meno di 3 mesi a causa di crisi respiratorie che sarebbero state causate sempre dal padre. Le nuove accuse sono emerse oggi durante la prima udienza dinanzi ai giudici della Corte di Assise di Bari, depositate dai pm Simona Filoni e Domenico Minardi.
Sembra infatti, come emerge dalle indagini, che l'uomo avesse tentato altre due volte di uccidere la piccola. La prima il 19 novembre 2015, quando Emanuela aveva solo un mese e la seconda volta il 10 gennaio 2016. Entrambi i tentati omicidi contestati sarebbero avvenuti in casa, quando l'uomo era solo con la bimba.
La piccola Emanuela, nata ad ottobre 2015, era stata ricoverata per ben 67 giorni in meno di 3 mesi a causa di crisi respiratorie che sarebbero state causate sempre dal padre. Le nuove accuse sono emerse oggi durante la prima udienza dinanzi ai giudici della Corte di Assise di Bari, depositate dai pm Simona Filoni e Domenico Minardi.