Nuove norme per i manager nelle partecipate, c'è l'ok del consiglio comunale a Bari
L'approvazione arriva dopo 7 ore di discussione e tensioni tra maggioranza e opposizione, che ha lasciato l'aula al momento del voto
martedì 5 novembre 2024
11.12
Dopo una lunga discussione, iniziata verso le 16 di ieri pomeriggio in Aula Dalfino, e finita dopo le 22, il consiglio comunale ha approvato le linee di indirizzo per la nomina dei presidenti e dei membri dei cda delle aziende partecipate.
Serrato il confronto tra maggioranza e opposizione, che ha portato anche a due sospensioni della seduta per discutere sugli emendamenti presentati dall'opposizione. Emendamenti che sono comunque stati respinti dalla maggioranza, con il sindaco che ha lasciato aperta la porta solo alla possibilità di valutare nel prossimo futuro di decidere per un amministratore unico nelle aziende al posto di un consiglio di amministrazione, così da ridurre le possibilità di "accontentare" la politica e allo stesso tempo avere maggiore possibilità di retribuire una singola persona con professionalità di livello.
Il testo è passato con 24 voti a favore, e 8 voti non espressi dalla opposizione che al momento della votazione ha lasciato vuoti i propri banchi.
Nella stessa seduta del consiglio comunale sono state, in apertura, approvate le linee programmatiche del mandato del sindaco Vito Leccese, già discusse nel corso delle precedenti sedute, con 26 voti a favore e 7 contrari. Tali linee programmatiche sono state approvate con alcune modifiche che vanno dal salario minimo comunale con l'individuazione della retribuzione minima oraria nei contratti di lavori, forniture e servizi, prevedendo un trattamento economico per i dipendenti non inferiore a 9 euro l'ora al piano parcheggi per i quartieri periferici; dalla valorizzazione di teatri e cinema, all'incremento dei settori green nelle politiche del lavoro fino alla valorizzazione del patrimonio culturale diffuso. Inoltre, al termine è stato dato spazio alla votazione, favorevole, del progetto definitivo per il miglioramento sismico, il recupero funzionale e la ristrutturazione edilizia del padiglione 16 dell'ospedale Bonomo, che sarà la futura sede dell'ispettorato territoriale del lavoro.
«Fuori la politica dalle municipalizzate e spazio alle competenze, il nostro appello ignorato dal centrosinistra - hanno scritto in una nota le forze di opposizione -. In consiglio comunale, abbiamo chiesto che le nomine negli enti partecipati e nelle municipalizzate siano affidate ai migliori, a figure qualificate, libere da legami politici, a differenza di quanto è accaduto negli ultimi anni. Purtroppo, la maggioranza di centrosinistra ha respinto questa richiesta, dimostrando di voler continuare con una gestione che ha portato vent'anni di cattiva amministrazione e ha lasciato molte delle nostre partecipate in una situazione critica. Non abbiamo partecipato al voto per queste linee di indirizzo che, senza segnare alcun cambiamento, lasciano aperte le porte a nomine discutibili e a una gestione orientata più agli equilibri politici che alle reali necessità della città. I cittadini meritano trasparenza, competenza e un vero cambio di rotta nelle istituzioni che influiscono direttamente sulla loro quotidianità».
Soddisfatto invece il Movimento 5 Stelle, il cui assessore Nicola Grasso ha partecipato attivamente alla redazione del testo. «L'approvazione di questa delibera è un traguardo importante per la nostra amministrazione e per la città di Bari, che abbiamo fortemente voluto assieme ai colleghi di maggioranza e difeso ieri in aula. Si tratta di un atto che rafforza i principi di trasparenza e merito che da sempre perseguiamo, ora ulteriormente garantiti dall'obbligo di sottoscrizione di un codice etico da parte dei nominati. Un ringraziamento particolare va all'assessore Grasso, al Gruppo Territoriale di Bari e ai consiglieri Municipali per il supporto e la collaborazione continua, indispensabili per raggiungere questo risultato» dichiara Antonello Delle Fontane, capogruppo in consiglio del movimento. «Questa delibera - aggiunge il consigliere comunale Italo Carelli - rappresenta un passo avanti concreto verso una gestione più trasparente e responsabile delle nomine. L'introduzione del codice etico ci assicura che le scelte siano basate su competenze reali e rispettino rigorosi standard di integrità, garantendo l'interesse della comunità».
«Il risultato raggiunto - conclude il deputato del M5S Gianmauro Dell'Olio - testimonia l'impegno costante del Movimento per migliorare la qualità delle istituzioni e promuovere la fiducia dei cittadini nella pubblica amministrazione. Le novità introdotte dalla delibera fanno di Bari un esempio che auspichiamo possa essere seguito anche in altre realtà locali».
Serrato il confronto tra maggioranza e opposizione, che ha portato anche a due sospensioni della seduta per discutere sugli emendamenti presentati dall'opposizione. Emendamenti che sono comunque stati respinti dalla maggioranza, con il sindaco che ha lasciato aperta la porta solo alla possibilità di valutare nel prossimo futuro di decidere per un amministratore unico nelle aziende al posto di un consiglio di amministrazione, così da ridurre le possibilità di "accontentare" la politica e allo stesso tempo avere maggiore possibilità di retribuire una singola persona con professionalità di livello.
Il testo è passato con 24 voti a favore, e 8 voti non espressi dalla opposizione che al momento della votazione ha lasciato vuoti i propri banchi.
Nella stessa seduta del consiglio comunale sono state, in apertura, approvate le linee programmatiche del mandato del sindaco Vito Leccese, già discusse nel corso delle precedenti sedute, con 26 voti a favore e 7 contrari. Tali linee programmatiche sono state approvate con alcune modifiche che vanno dal salario minimo comunale con l'individuazione della retribuzione minima oraria nei contratti di lavori, forniture e servizi, prevedendo un trattamento economico per i dipendenti non inferiore a 9 euro l'ora al piano parcheggi per i quartieri periferici; dalla valorizzazione di teatri e cinema, all'incremento dei settori green nelle politiche del lavoro fino alla valorizzazione del patrimonio culturale diffuso. Inoltre, al termine è stato dato spazio alla votazione, favorevole, del progetto definitivo per il miglioramento sismico, il recupero funzionale e la ristrutturazione edilizia del padiglione 16 dell'ospedale Bonomo, che sarà la futura sede dell'ispettorato territoriale del lavoro.
LE REAZIONI DI MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE
«Fuori la politica dalle municipalizzate e spazio alle competenze, il nostro appello ignorato dal centrosinistra - hanno scritto in una nota le forze di opposizione -. In consiglio comunale, abbiamo chiesto che le nomine negli enti partecipati e nelle municipalizzate siano affidate ai migliori, a figure qualificate, libere da legami politici, a differenza di quanto è accaduto negli ultimi anni. Purtroppo, la maggioranza di centrosinistra ha respinto questa richiesta, dimostrando di voler continuare con una gestione che ha portato vent'anni di cattiva amministrazione e ha lasciato molte delle nostre partecipate in una situazione critica. Non abbiamo partecipato al voto per queste linee di indirizzo che, senza segnare alcun cambiamento, lasciano aperte le porte a nomine discutibili e a una gestione orientata più agli equilibri politici che alle reali necessità della città. I cittadini meritano trasparenza, competenza e un vero cambio di rotta nelle istituzioni che influiscono direttamente sulla loro quotidianità».
Soddisfatto invece il Movimento 5 Stelle, il cui assessore Nicola Grasso ha partecipato attivamente alla redazione del testo. «L'approvazione di questa delibera è un traguardo importante per la nostra amministrazione e per la città di Bari, che abbiamo fortemente voluto assieme ai colleghi di maggioranza e difeso ieri in aula. Si tratta di un atto che rafforza i principi di trasparenza e merito che da sempre perseguiamo, ora ulteriormente garantiti dall'obbligo di sottoscrizione di un codice etico da parte dei nominati. Un ringraziamento particolare va all'assessore Grasso, al Gruppo Territoriale di Bari e ai consiglieri Municipali per il supporto e la collaborazione continua, indispensabili per raggiungere questo risultato» dichiara Antonello Delle Fontane, capogruppo in consiglio del movimento. «Questa delibera - aggiunge il consigliere comunale Italo Carelli - rappresenta un passo avanti concreto verso una gestione più trasparente e responsabile delle nomine. L'introduzione del codice etico ci assicura che le scelte siano basate su competenze reali e rispettino rigorosi standard di integrità, garantendo l'interesse della comunità».
«Il risultato raggiunto - conclude il deputato del M5S Gianmauro Dell'Olio - testimonia l'impegno costante del Movimento per migliorare la qualità delle istituzioni e promuovere la fiducia dei cittadini nella pubblica amministrazione. Le novità introdotte dalla delibera fanno di Bari un esempio che auspichiamo possa essere seguito anche in altre realtà locali».