Nuovo Dpcm e apertura dei bar, il ministero: «Confermato divieto asporto dopo le 18»

Con la comunicazione delle nuove restrizioni era nata una diatriba sulla possibilità o meno dei locali di estendere l'attuale orario, in serata il chiarimento

mercoledì 3 marzo 2021 8.31
«A proposito delle notizie di stampa riguardanti la disciplina delle 'attività dei servizi di ristorazione' in relazione all'asporto, si precisa che è rimasto il divieto di asporto per le attività dei bar (codice Ateco 56.3) dopo le 18, come per gli altri esercizi commerciali della stessa tipologia. Viene consentito ora l'asporto solo fino alle 22 dalle enoteche o esercizi di commercio al dettaglio di bevande (codice Ateco 47.25). Resta, ovviamente, vietato il consumo sul posto».

Chiarisce così il Ministero della Salute il dubbio nato ieri sera dopo la comunicazione del nuovo Dpcm che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Lo stesso sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, aveva espresso i suoi dubbi sottolineando l'incongruenza tra quello che sembrava un incentivazione alla "movida" contrapposta alla chiusura delle scuole. «Con una mano si chiudono le scuole - aveva dichiarato Decaro - e con l'altra si elimina il divieto di asporto per tutti dopo le 18, favorendo così di fatto gli assembramenti nei luoghi della movida e nei pressi di bar e locali frequentati per lo più dai ragazzi. Se si consente l'asporto di bevande e drink si favoriscono gli assembramenti. Lo abbiamo detto e ripetuto al precedente governo così come all'attuale. Anche oggi. Le uniche misure di restrizione sembrano riguardare le lezioni in presenza. Così non va».