Nuovo Dpcm, scuole chiuse in zona rossa e non solo. Dal 27 riaperti i luoghi della cultura
Il ministro Speranza: «Principio guida è la tutela della salute, siamo convinti che per far ripartire il Paese è fondamentale sconfiggere il virus»
martedì 2 marzo 2021
18.46
l ministri per gli Affari regionali e della Salute, Mariastella Gelmini e Roberto Speranza, in conferenza stampa a Palazzo Chigi hanno illustrato le nuove misure del Dpcm sull'emergenza epidemiologica da Covid-19. All'incontro hanno partecipato il presidente dell'Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, e il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli.
Il nuovo Dpcm sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, ed è stato firmato dal presidente del Consiglio Draghi dopo un confronto importante sia alla Camera che al Senato che con le Regioni e il Comitato Tecnico Scientifico. Verrà valutata l'evoluzione della curva epidemiologica per eventualmente adeguarle alla variazione della situazione, al momento non è prevista nessuna deroga per Pasqua e Pasquetta.
«Principio guida è la tutela della salute - dichiara il ministro della Salute, Roberto Speranza - siamo convinti che, per far ripartire il Paese, è fondamentale sconfiggere il virus. La curva dà segnali di risalita e facciamo i conti con la presenza di alcune varianti temibili del virus, come quella inglese, diventata prevalente in Italia. Il decreto prova a mantenere un impianto di conservazione delle misure essenziali vigenti. Confermato il livello di divisione del paese in aree, caratterizzate da colori, in quanto differenziare i territori ci consente di dare la risposta più idonea ai territori stessi. La variante inglese ha una capacità di penetrazione nelle fasce più giovani, per cui abbiamo scelto di chiudere e mettere in DDI le scuole di ogni ordine e grado in area rossa. Lo stesso in quelle zone in cui ci sia un tasso di incidenza, su 100 mila abitanti, pari o superiore a 250».
«Seguiremo l'evoluzione dell'epidemia e valuteremo giorno per giorno cosa fare - conclude Speranza - Faccio un appello ai cittadini perché l'epidemia non si combatte con decreti e ordinanze ma serve il contributo di tutti, il comportamento delle persone è essenziale».
«Abbiamo lavorato alacremente - aggiunge il ministro Mariastella Gelmini - la bozza è stata condivisa dalla scorsa settimana e pronta da venerdì scorso. Comunichiamo oggi il nuovo decreto per aiutare i cittadini ad uniformarsi a queste regole. Abbiamo accolto la richiesta delle Regioni di far scattare la nuova fascia dal lunedì, ci sarà un tavolo tecnico per rivedere i 21 parametri per bilanciare i criteri e provvedere ad eventuali cambiamenti. Dal 27 marzo sarà possibile tornare a frequentare i luoghi della cultura con prenotazione online. Non possiamo annunciare la riapertura di attività chiuse da tempo, perché siamo ancora in un regime di restrizione indispensabile per combattere il virus».
«Il tema della scuola è stato affrontato con grande attenzione dal ministro Bianchi - aggiunge - Il Governo accompagnerà le misure fondamentali e necessarie non solo con la DDI che andrà potenziata, ma cercheremo di dare supporto alle famiglie attraverso i congedi parentali. Saranno stanziate risorse superiori ai 200 milioni di euro all'interno del decreto sostegno proprio per supportare tale voce».
Il nuovo Dpcm sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, ed è stato firmato dal presidente del Consiglio Draghi dopo un confronto importante sia alla Camera che al Senato che con le Regioni e il Comitato Tecnico Scientifico. Verrà valutata l'evoluzione della curva epidemiologica per eventualmente adeguarle alla variazione della situazione, al momento non è prevista nessuna deroga per Pasqua e Pasquetta.
«Principio guida è la tutela della salute - dichiara il ministro della Salute, Roberto Speranza - siamo convinti che, per far ripartire il Paese, è fondamentale sconfiggere il virus. La curva dà segnali di risalita e facciamo i conti con la presenza di alcune varianti temibili del virus, come quella inglese, diventata prevalente in Italia. Il decreto prova a mantenere un impianto di conservazione delle misure essenziali vigenti. Confermato il livello di divisione del paese in aree, caratterizzate da colori, in quanto differenziare i territori ci consente di dare la risposta più idonea ai territori stessi. La variante inglese ha una capacità di penetrazione nelle fasce più giovani, per cui abbiamo scelto di chiudere e mettere in DDI le scuole di ogni ordine e grado in area rossa. Lo stesso in quelle zone in cui ci sia un tasso di incidenza, su 100 mila abitanti, pari o superiore a 250».
«Seguiremo l'evoluzione dell'epidemia e valuteremo giorno per giorno cosa fare - conclude Speranza - Faccio un appello ai cittadini perché l'epidemia non si combatte con decreti e ordinanze ma serve il contributo di tutti, il comportamento delle persone è essenziale».
«Abbiamo lavorato alacremente - aggiunge il ministro Mariastella Gelmini - la bozza è stata condivisa dalla scorsa settimana e pronta da venerdì scorso. Comunichiamo oggi il nuovo decreto per aiutare i cittadini ad uniformarsi a queste regole. Abbiamo accolto la richiesta delle Regioni di far scattare la nuova fascia dal lunedì, ci sarà un tavolo tecnico per rivedere i 21 parametri per bilanciare i criteri e provvedere ad eventuali cambiamenti. Dal 27 marzo sarà possibile tornare a frequentare i luoghi della cultura con prenotazione online. Non possiamo annunciare la riapertura di attività chiuse da tempo, perché siamo ancora in un regime di restrizione indispensabile per combattere il virus».
«Il tema della scuola è stato affrontato con grande attenzione dal ministro Bianchi - aggiunge - Il Governo accompagnerà le misure fondamentali e necessarie non solo con la DDI che andrà potenziata, ma cercheremo di dare supporto alle famiglie attraverso i congedi parentali. Saranno stanziate risorse superiori ai 200 milioni di euro all'interno del decreto sostegno proprio per supportare tale voce».