Nuovo ospedale Monopoli-Fasano, l'apertura slitta ancora: non prima di gennaio 2025

Salta la data del 24 luglio. Amati: «In materia sanitaria bisogna essere severi nel fornire le notizie»

lunedì 3 luglio 2023 17.34
«Per ciò che attiene l'ospedale di Monopoli-Fasano, sentiti il RUP ed il direttore dei lavori, la data tanto annunciata del 24 luglio prossimo per la fine lavori slitterà sicuramente, e non si potrà avere la certezza della data ultima prima della fine di settembre, anche se il primo paziente potrà accedere non prima di gennaio 2025». Lo si legge in una nota della Regione Puglia, con cui si annuncia lo slittamento dell'apertura del nuovo ospedale di Monopoli-Fasano; nei giorni scorsi, Asl Bari aveva confermato la data del 24 luglio per l'apertura ufficiale, che ora viene nuovamente rimandata.

Sempre dalla Regione Puglia dicono: «Nel frattempo, dall'ultimo aggiornamento del 5 giugno c'è stato un incremento della manodopera fino alle 250 unità operanti, raggiungendo il 95% della realizzazione della struttura per una spesa di 74 milioni di euro. Bisognerà però attendere la disponibilità di ulteriori 85 milioni di euro, al fine di procedere con le gare per l'acquisto degli arredi e attrezzature. Sulla questione quindi è ritenuto quanto mai necessario udire l'Assessorato per capire lo stato della richiesta del finanziamento. Aggiornati i lavori sul punto nella seduta del 31 luglio prossimo».

Non ci sta, però, Fabiano Amati, consigliere presidente della commissione regionale Bilancio e programmazione, che attacca: «E noi, cosa avevamo detto? Era impossibile il fine lavori al 24 luglio e se pure l'appaltatore dovesse dichiararlo non si potrà dire se ciò sia vero o meno sino ai primi giorni di settembre, ovvero dopo tutte le verifiche della direzione lavori. L'ipotesi del 24 luglio è molto lontana dalla realtà e ciò è testimoniato dal fatto che l'appaltatore ha iscritto una riserva sui registri di contabilità, con cui chiede una proroga di 94 giorni del fine lavori, portandolo dunque al 26 ottobre prossimo, e circa 4milioni di euro a titolo d'interessi. La Asl ha respinto la richiesta, ma questo non toglie la possibilità dell'appaltatore di proporre l'istanza dinanzi al Collegio consultivo tecnico, quello stesso che in tempi recenti ha concesso - duramente contestato dalla direzione lavori - qualche centinaio di giorni di proroga e maggiori oneri a carico della Asl».

Ancora Amati: «Nella materia sanitaria bisogna essere severi nel fornire le notizie, perché non è consentito alimentare illusioni. La fine dei lavori, intesa in senso materiale e non come complesso di atti formali, non potrà essere quella del 24 luglio; e ciò mi sembra scontato. La percentuale di produzione risulta tuttavia attestata al 95%, i materiali risultano consegnati e le maestranze impegnate oscillano tra le 250 e 300 unità. Se solo questo andamento fosse stato assicurato sin dalle battute iniziali, oggi staremmo parlando di ben altra storia».

Amati conclude: «Desta preoccupazione, inoltre, la procedura di acquisti per beni e servizi. Le risorse occorrenti ammontano a circa 84,5milioni di euro, già assegnati alla Puglia, che però hanno bisogno dell'approvazione ministeriale per poter essere spesi. Anche su questo procedimento scontiamo ritardi, nonostante tre anni di sollecito da parte della Commissione, e pare che entro questa settimana sarà finalmente inoltrata a Roma la richiesta di assegnazione, con l'allegato piano economico-finanziario. Su questo punto ho già aggiornato i lavori della Commissione per lunedì prossimo, perché serve innescare un processo di velocizzazione tale da assicurare nei primi mesi del 2025, se tutto va bene, le cure per il primo malato».