Nuovo parco della giustizia di Bari, Decaro incontra Bonafede. Prima pietra nel 2023?
L'opera potrebbe essere inserita fra quelle che verranno realizzate con i finanziamenti europei del Recovery fund
mercoledì 21 ottobre 2020
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Il futuro "parco della giustizia" di Bari, da realizzare nell'area delle ex casermette, potrebbe essere inserito tra le opere strategiche finanziate con le sostanze del Recovery fund. Questo è l'impegno confermato dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, su impulso del sindaco Antonio Decaro, nella riunione che si è tenuta oggi in videoconferenza sulla realizzazione nei nuovi uffici giudiziari del capoluogo pugliese.
Stando al cronoprogramma presentato dall'Agenzia del Demanio, soggetto attuatore del bando per la progettazione, entro la fine del 2023 potrebbe essere messa la prima pietra. Entro l'anno si procederà alla validazione dello studio di fattibilità sui fabbisogni (quantificati in 175 mila mq), nel 2021 inizieranno le indagini preliminari sulle opere di urbanizzazione, comincerà la demolizione delle ex caserme e si avvierà il concorso per la progettazione di tutto il parco. Poi nel 2022 è prevista la progettazione definitiva e l'avvio delle procedure di variante urbanistica. Nel 2023 si stima l'affidamento dei lavori del primo lotto, già finanziato, che dovrebbero durare 48 mesi.
«Nell'ambito del Recovery fund ci sia la possibilità di trovare nuovi fondi per realizzare gli altri edifici che ospiteranno le altre articolazioni della giustizia così come previsto dal progetto complessivo del Parco della giustizia di Bari - le parole di Decaro riportate dall'agenzia Anda. I baresi meritano una grande opera pubblica bella, moderna e funzionale al lavoro degli operatori si giustizia».
Il 29 ottobre prossimo si terrà la prossima riunione del tavolo, al quale partecipano oltre a sindaco, Ministero e Demanio, i vertici degli uffici giudiziari baresi e l'Ordine degli avvocati. «Un incontro molto positivo, soprattutto perché il ministro Bonafede, intervenuto per un saluto - ha detto il presidente del Foro barese, Giovanni Stefanì - ha confermato che farà di tutto per far rientrare il "parco della giustizia" tra le opere strategiche del Recovery plan».
Stando al cronoprogramma presentato dall'Agenzia del Demanio, soggetto attuatore del bando per la progettazione, entro la fine del 2023 potrebbe essere messa la prima pietra. Entro l'anno si procederà alla validazione dello studio di fattibilità sui fabbisogni (quantificati in 175 mila mq), nel 2021 inizieranno le indagini preliminari sulle opere di urbanizzazione, comincerà la demolizione delle ex caserme e si avvierà il concorso per la progettazione di tutto il parco. Poi nel 2022 è prevista la progettazione definitiva e l'avvio delle procedure di variante urbanistica. Nel 2023 si stima l'affidamento dei lavori del primo lotto, già finanziato, che dovrebbero durare 48 mesi.
«Nell'ambito del Recovery fund ci sia la possibilità di trovare nuovi fondi per realizzare gli altri edifici che ospiteranno le altre articolazioni della giustizia così come previsto dal progetto complessivo del Parco della giustizia di Bari - le parole di Decaro riportate dall'agenzia Anda. I baresi meritano una grande opera pubblica bella, moderna e funzionale al lavoro degli operatori si giustizia».
Il 29 ottobre prossimo si terrà la prossima riunione del tavolo, al quale partecipano oltre a sindaco, Ministero e Demanio, i vertici degli uffici giudiziari baresi e l'Ordine degli avvocati. «Un incontro molto positivo, soprattutto perché il ministro Bonafede, intervenuto per un saluto - ha detto il presidente del Foro barese, Giovanni Stefanì - ha confermato che farà di tutto per far rientrare il "parco della giustizia" tra le opere strategiche del Recovery plan».