Offrono "protezione" ad un imprenditore, arrestati in 4. Tra loro Michele Parisi
L'accusa è estorsione aggravata dal metodo mafioso, chiesti 15 mila euro al mese ad un centro scommesse di Grumo Appula
venerdì 10 gennaio 2020
10.49
Avevano chiesto 15 mila euro al mese ad un imprenditore titolare di un centro scommesse a Grumo Appula. L'uomo, dopo aver tentato una mediazione, li ha denunciati e in quattro sono finiti in carcere.
Si tratta di Digiacomantonio Giuseppe, 30enne di Bitonto; Marchello Roberto, 43enne di Sannicandro di Bari, Parisi Michele, 52enne di Bari, fratello del noto capo clan Parisi Savino di Bari Japigia, e Fiore Fabio 37enne di Bari, ritenuti responsabili, a vario titolo, di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
La misura cautelare è stata adottata a seguito degli accertamenti e riscontri investigativi eseguiti dal nucleo investigativo del reparto operativo Bari, successivamente alla denuncia presentata ai carabinieri lo scorso 22 dicembre, da parte di un imprenditore della provincia. L'uomo ha riferito, fornendo anche elementi probatori documentali, di aver ricevuto, al principio dello scorso dicembre, la preliminare visita di parte di Digiacomantonio, in quella circostanza accompagnato da Marchello, i quali avevano avanzato una preliminare pretesa estorsiva di circa 15 mila euro mensili. Digiacomantonio, elemento apicale del gruppo criminale "Cipriano", operante su Bitonto, si era presentato all'imprenditore quale attuale referente delinquenziale in quel territorio. Un tentativo di mediazione richiesto ed ottenuto a Parisi, per il tramite di Fiore, finalizzato ad eludere la somma richiesta, era quindi fallito, atteso che i due referenti del clan di Japigia erano solamente riusciti ad abbassare (seppur sensibilmente) la somma richiesta, fissata sui 3 mila euro mensili.
Da qui la decisione da parte dell'imprenditore di denunciare i fatti. I quattro arrestati si trovano ora ristretti presso la casa circondariale di Bari.
Si tratta di Digiacomantonio Giuseppe, 30enne di Bitonto; Marchello Roberto, 43enne di Sannicandro di Bari, Parisi Michele, 52enne di Bari, fratello del noto capo clan Parisi Savino di Bari Japigia, e Fiore Fabio 37enne di Bari, ritenuti responsabili, a vario titolo, di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
La misura cautelare è stata adottata a seguito degli accertamenti e riscontri investigativi eseguiti dal nucleo investigativo del reparto operativo Bari, successivamente alla denuncia presentata ai carabinieri lo scorso 22 dicembre, da parte di un imprenditore della provincia. L'uomo ha riferito, fornendo anche elementi probatori documentali, di aver ricevuto, al principio dello scorso dicembre, la preliminare visita di parte di Digiacomantonio, in quella circostanza accompagnato da Marchello, i quali avevano avanzato una preliminare pretesa estorsiva di circa 15 mila euro mensili. Digiacomantonio, elemento apicale del gruppo criminale "Cipriano", operante su Bitonto, si era presentato all'imprenditore quale attuale referente delinquenziale in quel territorio. Un tentativo di mediazione richiesto ed ottenuto a Parisi, per il tramite di Fiore, finalizzato ad eludere la somma richiesta, era quindi fallito, atteso che i due referenti del clan di Japigia erano solamente riusciti ad abbassare (seppur sensibilmente) la somma richiesta, fissata sui 3 mila euro mensili.
Da qui la decisione da parte dell'imprenditore di denunciare i fatti. I quattro arrestati si trovano ora ristretti presso la casa circondariale di Bari.