Oltre 5mila persone in piazza per Laforgia: «Chiediamo di sospendere le primarie»
Presenti all'evento in piazza Prefettura Nichi Vendola e Giuseppe Conte, il penalista rilancia la sua candidatura
giovedì 4 aprile 2024
21.25
Oltre cinquemila persone sono scese in piazza questa sera per sostenere la candidatura a sindaco di Michele Laforgia, il quale nelle sue dichiarazioni si pone sulla stessa lunghezza d'onda di Giuseppe Conte e chiede di sospendere le primarie, invitando le altre anime della coalizione ad arrivare ad una scelta unitaria.
«Non abbiamo deciso niente di diverso da quello che è evidente a tutti, e cioè che non ci sono le stesse condizioni che c'erano prima per fare le primarie - sottolinea Laforgia -. Noi chiederemo almeno di sospenderle. Io l'ho chiesto e lo chiederò anche pubblicamente all'altro candidato, ovvero Vito Leccese. Spero che questa decisione sia condivisa e di riuscire nei prossimi giorni a trovare una soluzione per mantenere unita la coalizione, cosa che tentiamo di fare intorno a questa candidatura da diversi mesi».
«Come ho detto più volte - prosegue il penalista barese - io ho fatto diversi passi in avanti, sono pronto a fare altri passi in avanti, se mi sarà chiesta un'altra soluzione mi si dovrà dire qual è la soluzione, quali sono le condizioni e discuteremo come abbiamo sempre fatto. Ma oggi non ci sono né le condizioni per fare le primarie, né tantomeno quelle per fare un passo indietro. Se mai quello che è accaduto ci spinge a fare più passi in avanti, perché non è altro quello che temevamo che potesse accadere da molti mesi a questa parte».
E sull'inchiesta piombata oggi come un terremoto aggiunge: «Le indagini non sono invenzioni, non scoprono quello che nessuno sa, in questo caso stiamo parlando di un malaffare più volte denunciato da più parti e del quale il centrosinistra, i partiti e i candidati sono vittime. Noi dobbiamo cercare di liberarci da questo tipo di problema. È arrivato il momento che tutto il centrosinistra deve fare un deciso passo in avanti».
«Bari è un caso nazionale - prosegue -, ma non può essere solo un esempio negativo a causa di quello che sta accadendo. Deve essere un esempio per il riscatto del centrosinistra e per mantenere i passi in avanti enormi che la città ha fatto negli ultimi vent'anni».
«Io sono e resto candidato. Non so quello che farà il Pd, di certo stasera sono più candidato di ieri», conclude Laforgia.
«Non abbiamo deciso niente di diverso da quello che è evidente a tutti, e cioè che non ci sono le stesse condizioni che c'erano prima per fare le primarie - sottolinea Laforgia -. Noi chiederemo almeno di sospenderle. Io l'ho chiesto e lo chiederò anche pubblicamente all'altro candidato, ovvero Vito Leccese. Spero che questa decisione sia condivisa e di riuscire nei prossimi giorni a trovare una soluzione per mantenere unita la coalizione, cosa che tentiamo di fare intorno a questa candidatura da diversi mesi».
«Come ho detto più volte - prosegue il penalista barese - io ho fatto diversi passi in avanti, sono pronto a fare altri passi in avanti, se mi sarà chiesta un'altra soluzione mi si dovrà dire qual è la soluzione, quali sono le condizioni e discuteremo come abbiamo sempre fatto. Ma oggi non ci sono né le condizioni per fare le primarie, né tantomeno quelle per fare un passo indietro. Se mai quello che è accaduto ci spinge a fare più passi in avanti, perché non è altro quello che temevamo che potesse accadere da molti mesi a questa parte».
E sull'inchiesta piombata oggi come un terremoto aggiunge: «Le indagini non sono invenzioni, non scoprono quello che nessuno sa, in questo caso stiamo parlando di un malaffare più volte denunciato da più parti e del quale il centrosinistra, i partiti e i candidati sono vittime. Noi dobbiamo cercare di liberarci da questo tipo di problema. È arrivato il momento che tutto il centrosinistra deve fare un deciso passo in avanti».
«Bari è un caso nazionale - prosegue -, ma non può essere solo un esempio negativo a causa di quello che sta accadendo. Deve essere un esempio per il riscatto del centrosinistra e per mantenere i passi in avanti enormi che la città ha fatto negli ultimi vent'anni».
«Io sono e resto candidato. Non so quello che farà il Pd, di certo stasera sono più candidato di ieri», conclude Laforgia.