Omicidio a Santo Spirito: uomo di 63 anni accoltellato a morte in casa
Il delitto in un'abitazione di via Torino, sul posto i Carabinieri. Il cadavere è stato trovato da un vicino
mercoledì 8 gennaio 2025
13.17
Un uomo di 63 anni, di Bari, residente nel quartiere Santo Spirito, è stato ucciso da numerose coltellate, presumibilmente questa mattina, all'interno della propria abitazione, un pianterreno lungo via Torino. Si tratta di Franco Dogna, che in quell'abitazione viveva da solo, dipendente della multinazionale Exprivia di Molfetta.
Nella prima mattinata di oggi, 8 gennaio, un amico ha tentato più volte di mettersi in contatto con la vittima, con cui era solito prendere un caffè, ma l'uomo non aveva risposto né al citofono né alle numerose chiamate. Così sono stati allertati i parenti e il macabro ritrovamento è stato fatto dalla sorella e da un suo amico: il corpo dell'uomo è stato trovato riverso sul pavimento nel salotto, al piano superiore. È lì che il killer, poi riuscito a fuggire, deve avergli inferto i fendenti fatali.
Sul posto, scattato l'allarme al 112, il numero unico di emergenza, sono intervenuti i Carabinieri della locale Stazione e quelli della Compagnia di Bari San Paolo, oltre agli specialisti della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bari. A coordinare le indagini il pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Bari, Carla Spagnuolo. Al vaglio degli inquirenti le telecamere che potrebbero aver ripreso l'assassino o l'assassina mentre si allontanava.
Sono infatti state repertate tra via Torino e la vicine via Principessa Mafalda e via Principessa Iolanda 45 tracce ematiche, causate dalla sgocciolatura di sangue caduta dal coltello dell'omicida. L'ipotesi, infatti, è che l'autore del violento attacco alla vittima si sia poi dileguato con l'arma in mano oppure che fosse ferito.
Nella prima mattinata di oggi, 8 gennaio, un amico ha tentato più volte di mettersi in contatto con la vittima, con cui era solito prendere un caffè, ma l'uomo non aveva risposto né al citofono né alle numerose chiamate. Così sono stati allertati i parenti e il macabro ritrovamento è stato fatto dalla sorella e da un suo amico: il corpo dell'uomo è stato trovato riverso sul pavimento nel salotto, al piano superiore. È lì che il killer, poi riuscito a fuggire, deve avergli inferto i fendenti fatali.
Sul posto, scattato l'allarme al 112, il numero unico di emergenza, sono intervenuti i Carabinieri della locale Stazione e quelli della Compagnia di Bari San Paolo, oltre agli specialisti della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bari. A coordinare le indagini il pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Bari, Carla Spagnuolo. Al vaglio degli inquirenti le telecamere che potrebbero aver ripreso l'assassino o l'assassina mentre si allontanava.
Sono infatti state repertate tra via Torino e la vicine via Principessa Mafalda e via Principessa Iolanda 45 tracce ematiche, causate dalla sgocciolatura di sangue caduta dal coltello dell'omicida. L'ipotesi, infatti, è che l'autore del violento attacco alla vittima si sia poi dileguato con l'arma in mano oppure che fosse ferito.