Omicidio al Bahia: la pista del regolamento di conti tra clan rivali
Le indagini dei Carabinieri seguono l'ipotesi della spedizione punitiva per vendicare un precedente sgarro
lunedì 23 settembre 2024
7.58
La notte in cui è stata uccisa Antonia Lopez, nel Bahia Beach di Molfetta, la serata "Hasta el Amanecer" è stata sospesa. In un video divenuto virale, mentre parla il dj, si sentono i colpi, in rapida sequenza. Uno dei proiettili, esplosi da una pistola, ha colpito la giovane che pare abbia cercato di fare da scudo al suo fidanzato.
Un colpo, però, le ha trafitto la giugulare. E quando sul posto sono arrivati gli operatori del 118, si sono resi conto subito che per lei, incensurata del quartiere San Girolamo di Bari, ma legata agli ambienti della camorra barese (era la nipote di Ivan Lopez, assassinato sul lungomare del suo rione nel 2021), non c'era più nulla da fare. In quel gruppo, fra gli altri, c'era il 20enne Eugenio Palermiti, nipote omonimo del boss, sul quale si concentrano le indagini affidate all'Antimafia di Bari.
L'ipotesi, infatti, è quella di un regolamento di conti tra clan mafiosi rivali. Proprio Palermiti, nei giorni scorsi, forte dell'esuberanza dei suoi 20 anni e della voglia di dimostrare la sua caratura criminale - il giovane è il figlio di Gianni ed il nipote omonimo de «U 'Nonn», considerato con il grado di «nona» l'altro boss di Japigia -, avrebbe tentato di intimidire qualcuno in un rione dove la presenza dei Palermiti non è tollerata. Per fare questo avrebbe usato metodi mafiosi, degni di un boss.
E nella notte fra sabato e domenica ci sarebbe stata la risposta dei rivali, tutt'altro che intimiditi, con un gesto clamoroso che ha portato alla morte della ragazza che lo accompagnava, al ferimento dello stesso rampollo - Palermiti risulta incensurato, ma è noto alla cronaca per avere aggredito l'ex fidanzata dopo aver fatto irruzione nella sua scuola -, del suo autista, il 20enne Francesco Crudele, nipote di una vittima di un agguato risalente al 2009 -, e di altri due giovani di Japigia.
La vittima, invece, nipote paterna di Ivan Lopez, il 31enne ucciso sul lungomare di San Girolamo il 29 settembre 2021, nell'ambito di contrasti tra i gruppi mafiosi Strisciuglio, Palermiti e Capriati, è deceduta per uno shock emorragico: le ferite sul suo corpo sarebbero concentrate per lo più sul tronco. Quella mortale che ha provocato unaperdita di sangue, sarebbe dovuta ad un proiettile che l'ha centrata alla spalla con conseguente rottura di alcuni vasi sanguigni afferenti all'aorta.
Gli altri colpi, invece, hanno finito per ferire altri quattro ragazzi che erano con lei, tra cui Palermiti, forse il vero obiettivo del raid. E se negli scorsi giorni avrebbe tentato di intimidire qualcuno, ieri, ha dato in escandescenze nel pronto soccorso del Policlinico danneggiando le suppellettili del reparto, tra cui un computer.
Un colpo, però, le ha trafitto la giugulare. E quando sul posto sono arrivati gli operatori del 118, si sono resi conto subito che per lei, incensurata del quartiere San Girolamo di Bari, ma legata agli ambienti della camorra barese (era la nipote di Ivan Lopez, assassinato sul lungomare del suo rione nel 2021), non c'era più nulla da fare. In quel gruppo, fra gli altri, c'era il 20enne Eugenio Palermiti, nipote omonimo del boss, sul quale si concentrano le indagini affidate all'Antimafia di Bari.
L'ipotesi, infatti, è quella di un regolamento di conti tra clan mafiosi rivali. Proprio Palermiti, nei giorni scorsi, forte dell'esuberanza dei suoi 20 anni e della voglia di dimostrare la sua caratura criminale - il giovane è il figlio di Gianni ed il nipote omonimo de «U 'Nonn», considerato con il grado di «nona» l'altro boss di Japigia -, avrebbe tentato di intimidire qualcuno in un rione dove la presenza dei Palermiti non è tollerata. Per fare questo avrebbe usato metodi mafiosi, degni di un boss.
E nella notte fra sabato e domenica ci sarebbe stata la risposta dei rivali, tutt'altro che intimiditi, con un gesto clamoroso che ha portato alla morte della ragazza che lo accompagnava, al ferimento dello stesso rampollo - Palermiti risulta incensurato, ma è noto alla cronaca per avere aggredito l'ex fidanzata dopo aver fatto irruzione nella sua scuola -, del suo autista, il 20enne Francesco Crudele, nipote di una vittima di un agguato risalente al 2009 -, e di altri due giovani di Japigia.
La vittima, invece, nipote paterna di Ivan Lopez, il 31enne ucciso sul lungomare di San Girolamo il 29 settembre 2021, nell'ambito di contrasti tra i gruppi mafiosi Strisciuglio, Palermiti e Capriati, è deceduta per uno shock emorragico: le ferite sul suo corpo sarebbero concentrate per lo più sul tronco. Quella mortale che ha provocato unaperdita di sangue, sarebbe dovuta ad un proiettile che l'ha centrata alla spalla con conseguente rottura di alcuni vasi sanguigni afferenti all'aorta.
Gli altri colpi, invece, hanno finito per ferire altri quattro ragazzi che erano con lei, tra cui Palermiti, forse il vero obiettivo del raid. E se negli scorsi giorni avrebbe tentato di intimidire qualcuno, ieri, ha dato in escandescenze nel pronto soccorso del Policlinico danneggiando le suppellettili del reparto, tra cui un computer.