Omicidio del 38enne indiano a Ceglie, i tre arrestati non rispondono
Il 21enne Paolo Natale Guglielmi, un 18enne e un 17enne sono stati arrestati. Disposto l’esame dei cellulari dei tre ragazzi
martedì 19 novembre 2024
9.30
Si sono tutti avvalsi della facoltà di non rispondere i tre giovani, di 21, 18 e 17 anni, di Bari arrestati lo scorso venerdì con l'accusa dell'omicidio di Nardev Singh, il 38enne senza fissa dimora di nazionalità indiana ammazzato la sera del 31 maggio scorso in un casolare abbandonato di Ceglie del Campo alla periferia di Bari.
Accusati dell'omicidio sono il 21enne Paolo Natale Guglielmi, un 18enne (minore all'epoca dei fatti) ed un 17enne. Tutti e tre sono finiti in cella - il primo al Rucci, gli altri due al Fornelli anche se uno di loro è diventato maggiorenne -, con loro sono indagati a piede libero tre 21enni che poi li avrebbero aiutati a scappare dopo l'omicidio. Secondo gli inquirenti, quella sera i tre avrebbero ucciso Singh per provare contro un bersaglio umano una pistola che avevano acquistato la mattina.
Nella giornata di ieri si sono svolti gli interrogatori di garanzia dinanzi ai giudici per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Giuseppe Ronzino, e del Tribunale per i Minorenni di Bari, Rosa Caramia, ma tutti hanno preferito restare in silenzio. L'accusa è quella di omicidio volontario, con l'aggravante della minorata difesa della vittima. Il procuratore aggiunto Ciro Angelillis e il sostituto Matteo Soave hanno intanto disposto un accertamento tecnico sugli smartphone degli indagati.
Domani, infatti, il consulente nominato dalla Procura della Repubblica di Bari Davide Carnevale riceverà l'incarico per svolgere gli accertamenti tecnici irripetibili sui cellulari sequestrati a Guglielmi (difeso dall'avvocato Renato D'Erasmo) e ai tre 21enni indagati a piede libero (difesi da Rubio Di Ronzo e Francesco Mastro).
Accusati dell'omicidio sono il 21enne Paolo Natale Guglielmi, un 18enne (minore all'epoca dei fatti) ed un 17enne. Tutti e tre sono finiti in cella - il primo al Rucci, gli altri due al Fornelli anche se uno di loro è diventato maggiorenne -, con loro sono indagati a piede libero tre 21enni che poi li avrebbero aiutati a scappare dopo l'omicidio. Secondo gli inquirenti, quella sera i tre avrebbero ucciso Singh per provare contro un bersaglio umano una pistola che avevano acquistato la mattina.
Nella giornata di ieri si sono svolti gli interrogatori di garanzia dinanzi ai giudici per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Giuseppe Ronzino, e del Tribunale per i Minorenni di Bari, Rosa Caramia, ma tutti hanno preferito restare in silenzio. L'accusa è quella di omicidio volontario, con l'aggravante della minorata difesa della vittima. Il procuratore aggiunto Ciro Angelillis e il sostituto Matteo Soave hanno intanto disposto un accertamento tecnico sugli smartphone degli indagati.
Domani, infatti, il consulente nominato dalla Procura della Repubblica di Bari Davide Carnevale riceverà l'incarico per svolgere gli accertamenti tecnici irripetibili sui cellulari sequestrati a Guglielmi (difeso dall'avvocato Renato D'Erasmo) e ai tre 21enni indagati a piede libero (difesi da Rubio Di Ronzo e Francesco Mastro).