Omicidio fotografo barese, condannato suo figlio

Il movente dell'omicidio sarebbe stato un litigio dovuto a ragioni economiche

martedì 20 giugno 2017
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 16 anni di reclusione nei confronti di N. S., accusato dell'omicidio volontario del padre, il fotografo barese ucciso il 22 agosto 2010. S. fu arrestato un mese dopo il delitto ed è stato detenuto nel carcere di Bari fino al dicembre 2011 (per 15 mesi), quando è stato scarcerato dopo l'assoluzione ottenuta in primo grado al termine di un processo celebrato con rito abbreviato. Sentenza ribaltata in secondo grado con una condanna a 30 anni, poi dimezzata nel processo di appello bis dopo che la Cassazione aveva escluso l'aggravante della premeditazione. Il movente dell'omicidio sarebbe stato un litigio dovuto a ragioni economiche e familiari.

Con la sentenza di condanna ormai irrevocabile, nei prossimi giorni S. dovrà iniziare a scontare la pena in carcere.

Fonte: Ansa