Omicidio Ladisa al Libertà di Bari, fermato il cognato
L'uomo avrebbe confessato in questura, il delitto a causa di probabili dissapori economici
giovedì 28 dicembre 2023
20.04
È stato fermato nel pomeriggio di oggi, Daniele Musciacchio, presunto colpevole dell'omicidio di Nicola Ladisa avvenuto questa mattina al quartiere Libertà, e in serata è stato condotto in carcere a Bari.
Stando a quanto si apprende la lite tra i due potrebbe essere legata ad alcuno dissapori legati all'eredità lasciata dal padre di Ladisa, morto il 30 maggio 2022. I colpi, esplosi da una pistola revolver a tamburo di piccolo calibro, hanno colpito Ladisa al torace e all'addome. Per lui, nonostante il tempestivo intervento del 118, non c'è stato nulla da fare.
L'uomo, 34 anni, avrebbe confessato e risponde ora dell'accusa di omicidio volontario.
A coordinare le indagini, passate dalla DDA alla procura ordinaria, il pm Giuseppe Dentamaro. A chiarire le cause della morte sarà l'esito dell'autopsia che sarà svolta nelle prossime ore dal professor Antonio De Donno dell'istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari.
Stando a quanto si apprende la lite tra i due potrebbe essere legata ad alcuno dissapori legati all'eredità lasciata dal padre di Ladisa, morto il 30 maggio 2022. I colpi, esplosi da una pistola revolver a tamburo di piccolo calibro, hanno colpito Ladisa al torace e all'addome. Per lui, nonostante il tempestivo intervento del 118, non c'è stato nulla da fare.
L'uomo, 34 anni, avrebbe confessato e risponde ora dell'accusa di omicidio volontario.
A coordinare le indagini, passate dalla DDA alla procura ordinaria, il pm Giuseppe Dentamaro. A chiarire le cause della morte sarà l'esito dell'autopsia che sarà svolta nelle prossime ore dal professor Antonio De Donno dell'istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari.