Omicidio Lupelli a Bari, fermato l'assassino
Il delitto sarebbe stato premeditato, l'uomo conosceva la vittima
giovedì 16 settembre 2021
11.10
Alle prime ore di stamane, personale della Squadra Mobile della Questura di Bari ha eseguito il fermo di indiziato di delitto, disposto dalla Procura della Repubblica di Bari, nei confronti di un uomo di 51 anni, Saverio Mesecorto, ritenuto gravemente indiziato dell'omicidio della ottantenne Anna Lucia Lupelli, trovata priva di vita il pomeriggio del 14 settembre scorso.
Le attività investigative immediatamente avviate, supportate dall'acquisizione delle immagini dei sistemi di video sorveglianza e dall'escussione di numerose persone, hanno consentito, agli investigatori della sezione Omicidi della Squadra Mobile, di delineare la dinamica ed il movente del grave fatto di sangue e di raccogliere nei confronti del fermato gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di omicidio aggravato dalla premeditazione.
L'efferato omicidio è avvenuto alle ore 13 circa dello scorso 13 settembre, allorquando l'anziana vittima era intenta a prepararsi il pranzo; difatti i soccorritori ed il personale di polizia, intervenuto il giorno dopo, constatavano che già era stata apparecchiata la tavola e che sul piano cottura della cucina, con la fiamma ancora accesa, vi era una pentola con del cibo ormai carbonizzato. L'uomo, messo alle strette ha ammesso le proprie responsabilità, dapprima con spontanee dichiarazioni rese agli investigatori e successivamente, nel corso dell'interrogatorio, anche al Pubblico Ministero, alla presenza del difensore, indicando nella sua impellente necessità di denaro il movente del delitto.
Procuratosi un coltello, il 51enne ha raggiunto lo stabile di via Gabrieli 13 ed ha citofonato alla porta dell'abitazione della Lupelli, chiedendole un bicchiere d'acqua, approfittando della pregressa conoscenza con la vittima, in quanto l'assassino lavorava, da più di dieci anni, nella Ditta di pulizie che detiene l'appalto per la pulizia del vano scale di quel condominio. La vittima, ignara delle intenzioni dell'aggressore, lo ha fatto accomodare in casa, ma, immediatamente, è stata colpita con non meno di tre fendenti nella zona addominale, provocandone la caduta e il decesso, impedendole di chiedere aiuto.
Impossessatosi del danaro contante presente in casa, circa mille euro, e del bancomat, si è allontanato, provvedendo a disfarsi del coltello, tuttora non ritrovato, e dei guanti impiegati per commettere il delitto, nonché della carta bancomat e del borsello rapinati, gettandoli in alcuni bidoni dell'indifferenziata.
Sulla scorta dei gravi indizi di colpevolezza emersi, è stato emesso nei confronti dell'uomo un decreto di fermo di indiziato di delitto, per il reato di omicidio premeditato, eseguito dal personale di questa Squadra Mobile nelle prime ore di questa mattina, procedendo alla traduzione dell'omicida presso il carcere di Trani.
Le attività investigative immediatamente avviate, supportate dall'acquisizione delle immagini dei sistemi di video sorveglianza e dall'escussione di numerose persone, hanno consentito, agli investigatori della sezione Omicidi della Squadra Mobile, di delineare la dinamica ed il movente del grave fatto di sangue e di raccogliere nei confronti del fermato gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di omicidio aggravato dalla premeditazione.
L'efferato omicidio è avvenuto alle ore 13 circa dello scorso 13 settembre, allorquando l'anziana vittima era intenta a prepararsi il pranzo; difatti i soccorritori ed il personale di polizia, intervenuto il giorno dopo, constatavano che già era stata apparecchiata la tavola e che sul piano cottura della cucina, con la fiamma ancora accesa, vi era una pentola con del cibo ormai carbonizzato. L'uomo, messo alle strette ha ammesso le proprie responsabilità, dapprima con spontanee dichiarazioni rese agli investigatori e successivamente, nel corso dell'interrogatorio, anche al Pubblico Ministero, alla presenza del difensore, indicando nella sua impellente necessità di denaro il movente del delitto.
Procuratosi un coltello, il 51enne ha raggiunto lo stabile di via Gabrieli 13 ed ha citofonato alla porta dell'abitazione della Lupelli, chiedendole un bicchiere d'acqua, approfittando della pregressa conoscenza con la vittima, in quanto l'assassino lavorava, da più di dieci anni, nella Ditta di pulizie che detiene l'appalto per la pulizia del vano scale di quel condominio. La vittima, ignara delle intenzioni dell'aggressore, lo ha fatto accomodare in casa, ma, immediatamente, è stata colpita con non meno di tre fendenti nella zona addominale, provocandone la caduta e il decesso, impedendole di chiedere aiuto.
Impossessatosi del danaro contante presente in casa, circa mille euro, e del bancomat, si è allontanato, provvedendo a disfarsi del coltello, tuttora non ritrovato, e dei guanti impiegati per commettere il delitto, nonché della carta bancomat e del borsello rapinati, gettandoli in alcuni bidoni dell'indifferenziata.
Sulla scorta dei gravi indizi di colpevolezza emersi, è stato emesso nei confronti dell'uomo un decreto di fermo di indiziato di delitto, per il reato di omicidio premeditato, eseguito dal personale di questa Squadra Mobile nelle prime ore di questa mattina, procedendo alla traduzione dell'omicida presso il carcere di Trani.