Omobitransfobia, c'è il sì delle Commissioni al Ddl regionale
Previsti formazione scolastica, sostegno all' occupazione e un Osservatorio
giovedì 20 settembre 2018
17.34
Attività di formazione in ambito scolastico in materia di contrasto degli stereotipi di genere e del bullismo motivati da orientamento sessuale o dall'identità di genere, riqualificazione professionale per garantire inserimento lavorativo e accesso all'impiego, istituzione di un "Osservatorio regionale sulle discriminazioni e le violenze determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere", sono solo alcune delle iniziative inserite nel ddl Lotta all'omobitransfobia, che oggi ha ottenuto il sì delle Commissioni congiunte (III e VI) in Consiglio Regionale della Puglia. Il voto finale conta12 voti pro e solo 5 voti contrari, nessun astenuto.
A votare contro solo consiglieri della destra all'opposizione (il Movimento 5 stelle ha votato a favore).
Ora si attende la votazione in Consiglio Regionale. Intanto diverse le reazioni politiche.
Il capogruppo di FI, Nino Marmo ha ribadito la contrarietà a che la Regione "assuma un ruolo che non le compete prevedendo l'inserimento nelle scuole di attività di formazione per gli insegnanti e il personale scolastico su temi già previsti dalle linee guida nazionali", mentre la consigliera forzista Francesca Franzoso ha richiamato i colleghi della maggioranza "al senso di responsabilità nei confronti di una legge sulla quale lo stesso ufficio legislativo regionale ha posto questioni di costituzionalità". A favore della proposta si sono schierati Mino Borraccino (SI/LeU) secondo il quale la Puglia si pone come Regione all'avanguardia in merito al contrasto di comportamenti omofobi e discriminatori nei confronti di chiunque abbia un diverso orientamento sessuale e Paolo Pellegrino (PpE) che ha dichiarato di aver ricevuto personalmente dal governatore Emiliano rassicurazioni sulla "disponibilità ad attenuare la portata di norme che potrebbero minare gli assetti cardine della nostra società e ad eliminare dal testo i riferimenti alla promozione della teoria gender".
A votare contro solo consiglieri della destra all'opposizione (il Movimento 5 stelle ha votato a favore).
Ora si attende la votazione in Consiglio Regionale. Intanto diverse le reazioni politiche.
Il capogruppo di FI, Nino Marmo ha ribadito la contrarietà a che la Regione "assuma un ruolo che non le compete prevedendo l'inserimento nelle scuole di attività di formazione per gli insegnanti e il personale scolastico su temi già previsti dalle linee guida nazionali", mentre la consigliera forzista Francesca Franzoso ha richiamato i colleghi della maggioranza "al senso di responsabilità nei confronti di una legge sulla quale lo stesso ufficio legislativo regionale ha posto questioni di costituzionalità". A favore della proposta si sono schierati Mino Borraccino (SI/LeU) secondo il quale la Puglia si pone come Regione all'avanguardia in merito al contrasto di comportamenti omofobi e discriminatori nei confronti di chiunque abbia un diverso orientamento sessuale e Paolo Pellegrino (PpE) che ha dichiarato di aver ricevuto personalmente dal governatore Emiliano rassicurazioni sulla "disponibilità ad attenuare la portata di norme che potrebbero minare gli assetti cardine della nostra società e ad eliminare dal testo i riferimenti alla promozione della teoria gender".