Ospedale in Fiera, tutti contro Emiliano
Amati: "Scelta sbagliata", Bellomo: "Adottare strategia chiara"
venerdì 1 aprile 2022
13.37
"L'ospedale in Fiera è stata una scelta sbagliata, peraltro foriera di sperperi e guai vari; tenerlo in funzione può solo allargare il fronte delle responsabilità e aggravare i problemi che già ci sono. Averlo usato per curare le persone è il minimo sindacale e non può essere usato come argomento a giustificazione degli errori, perché una soluzione più razionale avrebbe avuto la stessa utilità. Ora bisogna attendere le dimissioni degli ultimi pazienti e smantellare la struttura avendo cura di recuperare altrove arredi e attrezzature. E tutto questo è possibile approvando un accordo in grado di definire tempi certi, così come chiede giustamente il sindaco di Bari Antonio Decaro, possibilmente senza oneri a carico della Regione o riducendoli al minimo indispensabile".
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.
"Dopo un lungo dibattito su destinazioni alternative e non senza ipotesi fantasiose, giunge al capolinea la storia dell'ospedale in Fiera. Era chiaro sin dall'inizio che la soluzione non avrebbe potuto avere durata, soprattutto per la mancata contiguità strutturale con un ospedale di II o I livello. E questa semplice considerazione avrebbe dovuto suggerire, in applicazione dei principi basilari delle organizzazione sanitaria e di Protezione Civile, una scelta di bilanciata tra esigenze emergenziali e utile riconversione delle strutture e attrezzature alla fine dell'emergenza. Così purtroppo non è andata e ora appare indispensabile gestire la fase del ritorno alla normalità, cercando di recuperare al massimo gli arredi, le attrezzature e i materiali. Non credo che l'accordo puntuale tra Regione e Ente proprietario degli immobili, giustamente reclamato dal sindaco Decaro, debba essere calibrato su tutto il 2022, ben potendo contenere clausole di risoluzione ben più anticipate e quindi con minori oneri. Confido, ovviamente, che il periodo di proroga possa essere negoziato con oneri ridotti al minimo oppure senza alcun onere per la Regione, sia per motivi di principio - in fondo siamo tutti Stato - che in forza delle numerose partite di locazione, alcune di necessità discutibile, intercorrenti tra gli stessi soggetti".
"Il Pd in Puglia è ancora una volta il partito del bipensiero - aggiunge Davide Bellomo, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Puglia -. Anche sul futuro dell'ospedale Covid in Fiera del Levante a Bari il presidente Emiliano e il sindaco Decaro si esibiscono in un imbarazzante gioco delle parti a colpi di lettere e di ambiguità. Si vuole continuare a tenere in vita, come chiede il governatore, la struttura fino al 31 dicembre per le emergenze all'interno della Fiera? Decaro predisponga allora immediatamente gli atti amministrativi conseguenti e spieghi le ragioni di una simile scelta, che apparentemente non condivide, a chi vorrebbe invece ripristinare subito lo stato dei luoghi e teme per l'impatto che questa decisione potrebbe avere sullo svolgimento a settembre di un evento importante come la Fiera del Levante, non propriamente una festa patronale. Si preferisce, al contrario, smantellare quanto prima l'ospedale Covid in Fiera, come apparentemente vorrebbe il sindaco, sprecando ora o comunque a dicembre quasi venti milioni dei cittadini pugliesi ? I signori della sinistra si assumano questa responsabilità, ci dicano quale strategia vogliono mettere in campo per il futuro della Fiera e spieghino per quale motivo non abbiano previsto in via preliminare quello che diventerebbe a tutti gli effetti un simbolo dello sperpero di denaro pubblico. Delle due, l'una. Tertium non datur, come dicevano i latini. Non si può continuare ad assistere a questo balletto di posizioni, che ha il solo obiettivo di giocare la partita contemporaneamente su più tavoli. Adottare rapidamente una vera, chiara e non equivocabile strategia comune è la prima forma di rispetto per i contribuenti e per i loro soldi. Governare significa programmare e non improvvisare. Anche solo le diverse parti di una medesima commedia".
"Da ieri, 31 marzo, al 31 dicembre prossimo e sicuramente anche dopo il presidente Emiliano avrà sempre un pretesto per proclamare l'indispensabilità dell'ospedale in Fiera a Bari - sottolinea Zullo -. Quindi, è presumibile che anche l'edizione della Fiera del Levante 2022 rischia di fare la fine dell'anno scorso: non si terrà. Ma se Emiliano le tenta tutte pur di trovare giustificazioni alle sue 'emilianate', non capisco come può un assessore alla Sanità come Palese assecondarlo: perché ammettere l'indispensabilità dell'ospedale in Fiera dopo il 31 marzo (quando è finito lo stato di emergenza) significa ammettere al contempo l'inaffidabilità della nostra rete ospedaliera costruita come per tutte le Regioni sui parametri del DM 70. E allora perché nelle altre Regioni non c'è necessità di un ospedale 'di emergenza' in Fiera e da noi sì? Non hanno gli stessi parametri di posti letto decretati con DM 70 che abbiamo noi? La Lombardia l'ospedale in Fiera l'ha smantellato; non credo che la Lombardia sia una Regione di scriteriati. Per questo ci sono domande che meritano risposte oggi più di ieri: 1. la necessità di implementare di ulteriori 276 posti letto di terapia intensiva era conosciuta fin dal maggio 2020, perché Emiliano aspetta sei mesi e solo nel novembre 2020 si attiva per allestire in estrema urgenza l'ospedale in Fiera? Negligenza, inerzia o era tutto studiato? Nel 2020, in piena pandemia, non poteva ammettersi nè negligenza nè inerzia! perché ammettere che il ritardo è stato dovuto a negligenza o inerzia. 2. Se era noto a tutti che al 31 marzo 2022 si doveva smantellare per il venir meno dello stato di emergenza, perché si chiede solo ora un piano di ridistribuzione dei ricoveri fino al 31 dicembre prossimo e non lo si è chiesto in funzione del 31 marzo? Negligenza, inerzia o è stato tutto studiato, anche in questo caso? La scadenza del 31 marzo non poteva ammettere né negligenza né inerzia. È ora di finirla con le ambiguità e con le parti in commedia. Si abbia rispetto dell'intelligenza dei pugliesi."