Palagiustizia di Bari, quasi individuata la soluzione, due gli immobili idonei
Antonio Decaro a margine dell'incontro al ministero: «No ad ipotesi Modugno, obiettivo concludere la manifestazione di interesse»
mercoledì 27 giugno 2018
19.41
Questo pomeriggio il sindaco di Bari Antonio Decaro ha partecipato alla riunione convocata presso il ministero di Giustizia a Roma per la vicenda della nuova sede per il tribunale penale di Bari: «Il ministro oggi ci ha rassicurato sul fatto che la procedura per individuare la nuova sede del tribunale penale è quasi stata completata. Tra gli immobili candidati ce ne sono due che hanno compatibilità urbanistica e quindi potrebbero essere idonei. L'ex tribunale di Modugno che viene messo a disposizione non sarà utilizzato nel breve periodo e potrebbe non essere attivato perché l'obiettivo del ministero, ribadito anche oggi, è concludere la manifestazione di interesse e individuare una sede che sia la soluzione ponte fino alla realizzazione del Polo unico della Giustizia».
«Il decreto che sposta il termine dei processi scade il prossimo 30 settembre e l'immobile di Modugno sarebbe preso in considerazione solo se la procedura della manifestazione di interesse non dovesse essere portata a termine. Noi, dal canto nostro, gli abbiamo ribadito la difficoltà di magistrati e avvocati a spostarsi tra Modugno e via Brigata Regina. Per quanto riguarda la possibilità di utilizzare procedure d'urgenza - prosegue il sindaco -, il ministro ha ribadito la sua volontà di chiudere innanzitutto la partita della scelta dell'edificio e poi valutare il da farsi. Ho ricordato al tavolo ministeriale che le operazioni di alleggerimento dei carichi e di messa in sicurezza devono essere avviate al più presto, perché il 31 agosto, come da ordinanza, la struttura di via Nazarianz dovrà essere chiusa. Al termine dell'incontro, abbiamo affrontato il tema del protocollo d'intesa firmato per il finanziamento utile ad avviare il progetto del polo della giustizia su cui il ministro ci ha assicurato la sua attenzione».
«Il decreto che sposta il termine dei processi scade il prossimo 30 settembre e l'immobile di Modugno sarebbe preso in considerazione solo se la procedura della manifestazione di interesse non dovesse essere portata a termine. Noi, dal canto nostro, gli abbiamo ribadito la difficoltà di magistrati e avvocati a spostarsi tra Modugno e via Brigata Regina. Per quanto riguarda la possibilità di utilizzare procedure d'urgenza - prosegue il sindaco -, il ministro ha ribadito la sua volontà di chiudere innanzitutto la partita della scelta dell'edificio e poi valutare il da farsi. Ho ricordato al tavolo ministeriale che le operazioni di alleggerimento dei carichi e di messa in sicurezza devono essere avviate al più presto, perché il 31 agosto, come da ordinanza, la struttura di via Nazarianz dovrà essere chiusa. Al termine dell'incontro, abbiamo affrontato il tema del protocollo d'intesa firmato per il finanziamento utile ad avviare il progetto del polo della giustizia su cui il ministro ci ha assicurato la sua attenzione».