Palazzina crollata a Bari, al via le operazioni di demolizione di quanto rimasto

Le attività necessarie per evitare che lo stato dei luoghi pregiudichi l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana

mercoledì 12 marzo 2025 13.12
Sono partite all'alba le operazioni di allestimento del cantiere per la demolizione controllata della porzione residua della palazzina crollata in via De Amicis il 5 marzo scorso, come stabilito dall'ordinanza firmata ieri sera dal sindaco Vito Leccese. Le attività urgenti di demolizione controllata, frantumazione e spandimento delle macerie si sono rese necessarie per evitare che lo stato dei luoghi pregiudichi l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Il mezzo d'opera principale è un escavatore con braccio di 25 metri, dotato di pinza demolitrice che riesce a frantumare le porzioni da rimuovere con estrema precisione. L'attività di demolizione controllata partirà dalle porzioni più instabili di quel che resta del prospetto di via de Robertis, per continuare con le parti di solaio riverse in verticale. L'escavatore con la pinza sarà coadiuvato da un altro escavatore, che si occuperà della movimentazione a terra e della sistemazione delle macerie, anche per garantire gli opportuni spazi di manovra a tutti i mezzi all'opera. Il cantiere è diretto dall'alto, grazie alla presenza di una piattaforma aerea alta 50 metri. Dal mattino è in corso la videoispezione dell'area con il drone in dotazione della Polizia Locale, per monitorare le condizioni in sorvolo. Per tutta la durata delle operazioni, si procederà con l'ispezione diretta dalla piattaforma aerea, necessaria a fornire indicazioni e ausilio dall'alto ai mezzi a terra impegnati nella demolizione della porzione di fabbricato. In mattinata è stato, inoltre, disalimentato il palo della pubblica illuminazione vicino all'edificio crollato. In caso di necessità, si procederà con la bagnatura per evitare l'innalzamento della polvere nel corso della demolizione e della movimentazione a terra del materiale.

L'intervento di somma urgenza è stato affidato alla Gesmundo Demolizioni srl. Oggi si concluderà la fase di allestimento del cantiere, con la preparazione di tutti i mezzi d'opera. La prima fase di lavori si concentrerà sulla demolizione controllata con sistemazione delle macerie di via Pinto 6. Tutte le attività sono coordinate con un'interlocuzione costante con il consulente tecnico della Procura, il professore Salvatori, per indicazioni in tempo reale e future. Sul posto sono presenti i tecnici del settore Immobili Comunali, un tecnico esterno cui il Comune ha affidato la direzione e il coordinamento delle attività di demolizione, la Polizia locale, la squadra mobile della Questura, i Vigili del fuoco. Prima dell'avvio delle attività di demolizione, è previsto un sopralluogo congiunto con i Vigili del fuoco in via de Robertis 4 e via Pinto 16.

STATO DEI LUOGHI

Le attività urgenti di demolizione controllata, frantumazione e spandimento delle macerie si sono rese necessarie dopo i sopralluoghi dei tecnici comunali e dei Vigili del Fuoco, per evitare che lo stato dei luoghi pregiudichi l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana, anche in considerazione del fatto che la porzione residua della palazzina crollata confina con edifici adibiti a uso residenziale, evacuati su disposizione del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Bari. All'attualità, appare infatti probabile un'imminente evoluzione del dissesto con un collasso progressivo e non controllato delle porzioni non crollate, dunque è urgente evitare ogni ulteriore evoluzione del cedimento.

I tecnici del settore Immobili Comunali, avendo svolto sopralluoghi ispettivi, hanno rilevato infatti una generalizzata precarietà delle condizioni di equilibrio della porzione di relitto di fabbricato, dove parte degli elementi strutturali risultano privi della originaria funzione statica, sovraccaricando gli elementi resistenti adiacenti. Eventuali e ulteriori perturbazioni, indotte dall'accidentale e incontrollato distacco di altre porzioni di fabbricato o dal susseguirsi di azioni variabili non controllate (quali ad esempio perturbazioni climatiche in corso), potrebbero mutare repentinamente le condizioni di carico e quindi di equilibrio, innescando un pericoloso collasso progressivo degli elementi resistenti restanti, e configurando un grave rischio per la pubblica incolumità e la sicurezza urbana.
via de amicis drone
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