Palazzina di via Archimede, M5S: «Intensificare i controlli»
Dopo la notizia delle morti causate dalla ex discarica Amiu, la politica cittadina al fianco dei superstiti
sabato 24 novembre 2018
«Quella della palazzina di via Archimede 16 nel quartiere Japigia di Bari è una guerra nella quale finora hanno perso tutti. Il nostro primo pensiero va alle vittime e alle famiglie delle vittime alle quali nulla e nessuno potrà restituire la gioia persa con la dipartita dei propri cari».
Esordiscono così il consigliere comunale M5S Sabino Mangano e il portavoce del Movimento del Municipio I, Italo Carelli. Di ieri la notizia che l'indagine della procura ha stabilito che 21 morti della palazzina di Japigia sono state causate dall'esposione a sostanze tossiche provenienti dalla vicina discarica Amiu dismessa nel 1971.
«Poi ci sono i superstiti - sottolineano - alcuni dei quali portano sul loro corpo e nella loro mente le ferite di una battaglia combattuta contro il cancro o che ancora sono costretti a vivere in un area dove il quadro epidemiologico "richiama fortemente quello riscontrato nelle aree della cosiddetta terra dei fuochi" come dichiarato dalla Procura di Bari. Proprio alla Magistratura, agli Enti preposti alla vigilanza ambientale ed alla Amministrazione Comunale chiederemo di intensificare i controlli sull'intera area (facendo prevalere l'umanità alla burocrazia) e di adoperarsi celermente per affrontare questo capitolo tragico che richiama quanto avvenuto nella Terra dei Fuochi».
«Noi non abbasseremo mai la guardia - concludono - saremo sempre in prima linea accanto ai cittadini come abbiamo fatto fin dall'inizio di questa storia, consapevoli di poter contare anche in interlocutori regionali (consigliera Antonella Laricchia che ha seguito con noi il caso in Regione attivando apposite interrogazioni) e nazionali (il senatore Gianmauro Dell'Olio chiederà l'intervento del Ministro Costa) che dovranno supportarci con forza per garantire ai residenti ed ai fruitori delle tante strutture pubbliche presenti in quella zona di Bari, la certezza di vivere in un luogo non contaminato e non pericoloso per la propria salute».
Esordiscono così il consigliere comunale M5S Sabino Mangano e il portavoce del Movimento del Municipio I, Italo Carelli. Di ieri la notizia che l'indagine della procura ha stabilito che 21 morti della palazzina di Japigia sono state causate dall'esposione a sostanze tossiche provenienti dalla vicina discarica Amiu dismessa nel 1971.
«Poi ci sono i superstiti - sottolineano - alcuni dei quali portano sul loro corpo e nella loro mente le ferite di una battaglia combattuta contro il cancro o che ancora sono costretti a vivere in un area dove il quadro epidemiologico "richiama fortemente quello riscontrato nelle aree della cosiddetta terra dei fuochi" come dichiarato dalla Procura di Bari. Proprio alla Magistratura, agli Enti preposti alla vigilanza ambientale ed alla Amministrazione Comunale chiederemo di intensificare i controlli sull'intera area (facendo prevalere l'umanità alla burocrazia) e di adoperarsi celermente per affrontare questo capitolo tragico che richiama quanto avvenuto nella Terra dei Fuochi».
«Noi non abbasseremo mai la guardia - concludono - saremo sempre in prima linea accanto ai cittadini come abbiamo fatto fin dall'inizio di questa storia, consapevoli di poter contare anche in interlocutori regionali (consigliera Antonella Laricchia che ha seguito con noi il caso in Regione attivando apposite interrogazioni) e nazionali (il senatore Gianmauro Dell'Olio chiederà l'intervento del Ministro Costa) che dovranno supportarci con forza per garantire ai residenti ed ai fruitori delle tante strutture pubbliche presenti in quella zona di Bari, la certezza di vivere in un luogo non contaminato e non pericoloso per la propria salute».