Palazzine Erp di San Girolamo, Lacoppola scrive ad Arca Puglia: «Situazione insostenibile»
L'assessore al ramo del Comune di Bari: «Tante famiglie chiedono di vivere in condizioni dignitose»
sabato 30 maggio 2020
0.50
Il Comune di Bari passa alle vie di fatto per quanto riguarda le palazzine di edilizia residenziale pubblica nel rione San Girolamo, i cui lavori di ristrutturazione ed edificazione di nuovi plessi sono bloccati da contenziosi giudiziari. Ieri l'assessore Erp comunale Vito Lacoppola ha scritto una nota ufficiale all'amministratore unico di Arca Puglia Giuseppe Zichella per richiedere un incontro urgente necessario a fare il punto su una lunga serie di criticità che interessano la realizzazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica sul territorio comunale.
«Il Comune, da quindici anni a questa parte, ha messo in campo un programma di azioni diversificate per rispondere all'emergenza abitativa che interessa una larga fascia della popolazione barese - commenta Lacoppola. Parliamo del primo piano casa della città di Bari che, nonostante le difficoltà, le lungaggini burocratiche e le vicende giudiziarie che hanno toccato i vertici di ARCA, resta valido. Ma la situazione attuale, aggravata dal lockdown dovuto all'emergenza sanitaria, si è fatta insostenibile sia per molti residenti degli alloggi di ERP esistenti, che necessitano di manutenzione urgente, sia per gli assegnatari di nuovi alloggi, che tardano ad essere consegnati. Per questo ho sollecitato l'amministratore di ARCA affinché si riprenda al più presto l'interlocuzione istituzionale interrotta dall'emergenza Covid-19 per offrire risposte certe agli inquilini e agli assegnatari, a cominciare dai residenti del complesso ARCA di San Girolamo, che oggi vivono una situazione inaccettabile, e dagli assegnatari dei nuovi alloggi a Sant'Anna».
«In particolare la vicenda giudiziaria che ha bloccato i lavori della nuova palazzina a San Girolamo ha impedito di restituire dignità a tante famiglie che continuano a vivere in abitazioni fatiscenti che dovevano essere abbattute e su cui da molti anni non vengono eseguite manutenzioni. La situazione delle palazzine e delle aree di proprietà dell'Arca, in cui ricadono i marciapiedi, le aiuole e i pali della pubblica illuminazione, è diventata oggettivamente inaccettabile: non possiamo più aspettare i tempi della realizzazione dei nuovi edifici, l'Arca deve procedere a mettere in sicurezza l'area di San Girolamo. Il Comune di Bari è pronto a fare la sua parte, nel rispetto delle diverse competenze - prosegue Lacoppola -, per garantire a tutti il diritto all'abitare. Assieme alla Regione, nelle more della programmazione del nuovo piano casa, chiediamo che ci vengano garantite maggiori risorse per la manutenzione degli immobili, tanto di proprietà dell'ARCA quanto dell'Erp comunale, perché è nostro dovere dare risposte alle ripetute segnalazioni dei cittadini baresi che continuano a vivere con le loro famiglie in condizioni oggettivamente insalubri. La scelta di mettere in vendita le unità immobiliari di Erp presenti nei condomini misti dei Comuni dell'area metropolitana, che ci consentirà di fare cassa per procedere a interventi di manutenzione sugli alloggi popolari di proprietà del Comune, risponde proprio all'obiettivo di migliorare le condizioni strutturali del patrimonio di Erp nella nostra città».
«Il Comune, da quindici anni a questa parte, ha messo in campo un programma di azioni diversificate per rispondere all'emergenza abitativa che interessa una larga fascia della popolazione barese - commenta Lacoppola. Parliamo del primo piano casa della città di Bari che, nonostante le difficoltà, le lungaggini burocratiche e le vicende giudiziarie che hanno toccato i vertici di ARCA, resta valido. Ma la situazione attuale, aggravata dal lockdown dovuto all'emergenza sanitaria, si è fatta insostenibile sia per molti residenti degli alloggi di ERP esistenti, che necessitano di manutenzione urgente, sia per gli assegnatari di nuovi alloggi, che tardano ad essere consegnati. Per questo ho sollecitato l'amministratore di ARCA affinché si riprenda al più presto l'interlocuzione istituzionale interrotta dall'emergenza Covid-19 per offrire risposte certe agli inquilini e agli assegnatari, a cominciare dai residenti del complesso ARCA di San Girolamo, che oggi vivono una situazione inaccettabile, e dagli assegnatari dei nuovi alloggi a Sant'Anna».
«In particolare la vicenda giudiziaria che ha bloccato i lavori della nuova palazzina a San Girolamo ha impedito di restituire dignità a tante famiglie che continuano a vivere in abitazioni fatiscenti che dovevano essere abbattute e su cui da molti anni non vengono eseguite manutenzioni. La situazione delle palazzine e delle aree di proprietà dell'Arca, in cui ricadono i marciapiedi, le aiuole e i pali della pubblica illuminazione, è diventata oggettivamente inaccettabile: non possiamo più aspettare i tempi della realizzazione dei nuovi edifici, l'Arca deve procedere a mettere in sicurezza l'area di San Girolamo. Il Comune di Bari è pronto a fare la sua parte, nel rispetto delle diverse competenze - prosegue Lacoppola -, per garantire a tutti il diritto all'abitare. Assieme alla Regione, nelle more della programmazione del nuovo piano casa, chiediamo che ci vengano garantite maggiori risorse per la manutenzione degli immobili, tanto di proprietà dell'ARCA quanto dell'Erp comunale, perché è nostro dovere dare risposte alle ripetute segnalazioni dei cittadini baresi che continuano a vivere con le loro famiglie in condizioni oggettivamente insalubri. La scelta di mettere in vendita le unità immobiliari di Erp presenti nei condomini misti dei Comuni dell'area metropolitana, che ci consentirà di fare cassa per procedere a interventi di manutenzione sugli alloggi popolari di proprietà del Comune, risponde proprio all'obiettivo di migliorare le condizioni strutturali del patrimonio di Erp nella nostra città».