Pale meccaniche in azione: addio al Teatro Purgatorio

Se ne va un altro pezzo di cultura barese

lunedì 21 ottobre 2024 14.28
A cura di Gianluca Battista
Il 12 maggio scorso l'ultimo spettacolo, preceduto dall'appello di Nicola Pignataro affinché qualche cittadino barese potesse conservare alcune poltrone della platea. Un commiato tristissimo, quello del Teatro Purgatorio di Bari, che in queste ore è stato definitivamente abbattuto.

Nella foto dello scrittore, saggista, giornalista e docente Francesco Monteleone, tutta l'amarezza per un pezzo di storia barese che se ne va, casa per anni di Nicola Pignataro e della sua compagnia. Al suo posto sorgerà un complesso residenziale, simbolo di una zona del capoluogo pugliese in forte espansione, dove non c'è spazio per i sentimenti.

Il Teatro Purgatorio dal 1973 ha rappresentato il cuore pulsante della cultura barese declinata su un palcoscenico, poco distante da un altro luogo simbolo della baresità, il Teatro Barium di via Colletta, dove recitava il compianto Gianni Colajemma.
Addio ad un altro pezzo di storia della città, addio alle risate spensierate del sabato sera e della domenica pomeriggio, addio a ciò che è stato un punto di riferimento per tanti giovani attori che si approcciavano alla nobile arte della recitazione passando dal teatro vernacolare, di cui Pignataro è stato sino ad 80 anni suonati il vate.
Teatro Purgatorio dopo il Barium, finisce un'epoca a Bari tra rammarico e tanta tristezza. In una città in cui la politica si vanta di propinare cultura in tanti luoghi diversi, questi due erano luoghi da preservare ad ogni costo, ben oltre l'impegno di chi li ha voluti.