Pannelli solari a copertura del San Nicola, si può fare? Servirebbe una gara d'appalto
L'idea di un'azienda locale passa dall'iter autorizzativo e dalla discussione dei termini di concessione fra SSC Bari e Comune
giovedì 4 aprile 2019
13.58
Pannelli solari o rivestimenti in plexiglass per sostituire i teloni dello stadio San Nicola, usurati dal tempo e dagli agenti atmosferici se non già rimossi dal vento nei quasi trent'anni di vita dell'impianto sportivo più importate di Bari. L'idea progettuale arriva da un'azienda barese, che l'ha sottoposta al sindaco di Bari Antonio Decaro. Una proposta intrigante, che ha già fatto scatenare i tifosi del Bari sui social e nelle piazze della città, ma che porterebbe con sé una lunga serie di procedure burocratiche.
Si può fare? Probabilmente sì, ma il percorso non è breve, anche perché per ora si tratta di un pour parler e nulla più. Innanzitutto ci sarebbe da seguire un lungo iter autorizzativo, che richiede i pareri favorevoli della Soprintendenza ai beni culturali, ambientali e architettonici e dello studio di Renzo Piano, il famosissimo architetto che progettò la cosiddetta "astronave" inaugurata per i mondiali di Italia '90 e poi diventata casa del Bari calcio.
Trattandosi di un bene pubblico, quindi, ogni eventuale modifica è vincolata a una gara d'appalto tramite una procedura a evidenza anch'essa pubblica. L'intervento si configurerebbe, infatti, come "manutenzione straordinaria", attualmente in capo al Comune di Bari in ossequio a quanto stabilito con la SSC Bari all'inizio della stagione sportiva, quando stadio e antistadio vennero consegnati dal sindaco alla società della famiglia De Laurentiis, che si è fatta carico invece della manutenzione ordinaria.
L'intervento di sostituzione dei teloni con i pannelli solari o con strutture in plexiglass potrebbe conoscere una realizzazione più sbrigativa, sempre posto il parere favorevole di tutti gli organi preposti, qualora fosse la stessa SSC Bari a occuparsi di portarlo avanti. Un'ipotesi che, però, allo stato attuale delle cose non può trovare attuazione. Fra la società di calcio e il Comune di Bari, infatti, non è ancora stato stipulato un accordo di concessione pluriennale dello stadio San Nicola, che permetterebbe alla SSC Bari di provvedere alla gestione totale dell'impianto, con l'annesso onere di effettuare gli interventi manutentivi.
Si può fare? Probabilmente sì, ma il percorso non è breve, anche perché per ora si tratta di un pour parler e nulla più. Innanzitutto ci sarebbe da seguire un lungo iter autorizzativo, che richiede i pareri favorevoli della Soprintendenza ai beni culturali, ambientali e architettonici e dello studio di Renzo Piano, il famosissimo architetto che progettò la cosiddetta "astronave" inaugurata per i mondiali di Italia '90 e poi diventata casa del Bari calcio.
Trattandosi di un bene pubblico, quindi, ogni eventuale modifica è vincolata a una gara d'appalto tramite una procedura a evidenza anch'essa pubblica. L'intervento si configurerebbe, infatti, come "manutenzione straordinaria", attualmente in capo al Comune di Bari in ossequio a quanto stabilito con la SSC Bari all'inizio della stagione sportiva, quando stadio e antistadio vennero consegnati dal sindaco alla società della famiglia De Laurentiis, che si è fatta carico invece della manutenzione ordinaria.
L'intervento di sostituzione dei teloni con i pannelli solari o con strutture in plexiglass potrebbe conoscere una realizzazione più sbrigativa, sempre posto il parere favorevole di tutti gli organi preposti, qualora fosse la stessa SSC Bari a occuparsi di portarlo avanti. Un'ipotesi che, però, allo stato attuale delle cose non può trovare attuazione. Fra la società di calcio e il Comune di Bari, infatti, non è ancora stato stipulato un accordo di concessione pluriennale dello stadio San Nicola, che permetterebbe alla SSC Bari di provvedere alla gestione totale dell'impianto, con l'annesso onere di effettuare gli interventi manutentivi.