Parla il pirata della strada dopo la morte del motociclista: «Sono devastato»

L'uomo è in carcere perché accusato di aver provocato l'incidente stradale e di essere scappato: «Ero poco lucido»

venerdì 26 luglio 2024 17.18
«Ero poco lucido al momento dell'incidente e ho avuto paura. Sono devastato da quanto successo: quel ragazzo poteva essere mio nipote o mio figlio». È quanto, in sintesi, avrebbe raccontato al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Rossana De Cristofaro, il 71enne Francesco Milella, in carcere da sabato.

L'uomo, residente a Sannicandro di Bari, è accusato di aver causato l'incidente stradale avvenuto domenica scorsa a Bari, in via Gentile, a Japigia, in cui è morto il 21enne Giovanni Vittore. Il 71enne risponde di omicidio stradale aggravato dalla fuga e di omissione di soccorso. A riferire l'esito dell'interrogatorio è l'avvocato Giocondino Romanelli, il legale del 71enne, che l'ha assistito durante l'udienza davanti alla gip che nelle prossime ore deciderà se convalidare o meno il fermo.

Il 71enne avrebbe confermato le sue responsabilità, proprio così come aveva fatto al momento del fermo. Secondo quanto emerso dalle indagini sviluppate dagli agenti della Polizia Locale, coordinati dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Marcello Quercia, l'indagato in sella al suo Piaggio Beverly avrebbe fatto una manovra improvvisa e la vittima, per evitarlo, avrebbe frenato bruscamente perdendo il controllo della sua moto per finire, infine, sull'asfalto.

Milella è stato identificato attraverso l'analisi dei sistemi di videosorveglianza che hanno registrato la scena oltre a dei dettagli come gli abiti indossati, il modello della moto, il casco e l'orologio dal cinturino arancione ritrovati sul luogo dell'incidente. L'uomo in passato è stato destinatario di un avviso orale per alcuni reati.