Pasqua in Puglia, un 5% della popolazione festeggia da sola
Saranno 80mila le persone, tra pugliesi e stranieri, che dovranno rinunciare quest’anno alla tradizionale gita
domenica 4 aprile 2021
Se in oltre 1 abitazione su 5 (21%) si tratta di una Pasqua in coppia, nel 51% delle abitazioni il pranzo vede riunite da 3 a 4 persone, mentre c'è una fetta del 5% della popolazione che, per forza o per scelta, festeggia da sola, magari collegandosi in videochiamata con parenti o amici, con il distanziamento sociale alla base delle misure per il contenimento del contagio che ha ridotto il numero delle persone a tavola in Puglia per la festa, con una media di poco superiore alle 3 per ogni casa con le mega riunioni di famiglia con zii, cugini, parenti e amici che restano un ricordo del passato.
È quanto emerge da una analisi di Coldiretti/IXE' dalla quale si evidenzia che l'emergenza pandemia ha ristretto le tavole e impoverito i menu della festa ma anche contagiato la solidarietà. Un conto salato che colpisce un sistema già in grande difficoltà dopo settimane di chiusura, dove già a Pasqua saranno 80mila persone tra pugliesi e stranieri che dovranno rinunciare quest'anno alla tradizionale gita per il pranzo nelle strutture agrituristiche che tra Pasqua e Pasquetta sono ormai diventati la meta preferita delle feste. Con la Pasqua blindata gli italiani cercano di trovare soddisfazione nel cibo, in cucina e a tavola, con una spesa di 55 euro a famiglia in aumento del 15% rispetto allo scorso anno ma ben al di sotto dei valori del passato con ristoranti, trattorie e agriturismi aperti.
Non si ferma e non si arrende l'agriturismo di Campagna Amica, con i cuochi contadini che stanno portando a domicilio pasta fatta in casa, crostate, pizze di ricotta, agnelli e capretti, piatti della tradizione di Pasqua in Puglia, oltre a salumi, formaggi e uova per non rinunciare al 'Benedetto', l'immancabile antipasto sulle tavole di pugliesi, la scarcella, il dolce tipico arricchito di uova sode e l'agnello di pasta di mandorle, ma anche orecchiette, strascinati di farina di grano arso 'Cappelli' e laganari per i tradizionali pranzi di Pasqua e pasquetta, per quanti hanno dovuto rinunciare alle gite fuori porta in agriturismo, ma hanno deciso di non privarsi degli irrinunciabili sapori della tradizione contadina pugliese.
Ma ci sono circa 210mila pugliesi in povertà assoluta costretti spesso a chiedere aiuto per mangiare in queste feste di Pasqua, con migliaia di nuovi poveri che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. A portare serenità sulle tavole di 20mila famiglie l'iniziativa promossa da Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica con la partecipazione delle più rilevanti realtà economiche e sociali del Paese con l'offerta di un pacco di oltre 50 chili con prodotti 100% Made in Italy.
È quanto emerge da una analisi di Coldiretti/IXE' dalla quale si evidenzia che l'emergenza pandemia ha ristretto le tavole e impoverito i menu della festa ma anche contagiato la solidarietà. Un conto salato che colpisce un sistema già in grande difficoltà dopo settimane di chiusura, dove già a Pasqua saranno 80mila persone tra pugliesi e stranieri che dovranno rinunciare quest'anno alla tradizionale gita per il pranzo nelle strutture agrituristiche che tra Pasqua e Pasquetta sono ormai diventati la meta preferita delle feste. Con la Pasqua blindata gli italiani cercano di trovare soddisfazione nel cibo, in cucina e a tavola, con una spesa di 55 euro a famiglia in aumento del 15% rispetto allo scorso anno ma ben al di sotto dei valori del passato con ristoranti, trattorie e agriturismi aperti.
Non si ferma e non si arrende l'agriturismo di Campagna Amica, con i cuochi contadini che stanno portando a domicilio pasta fatta in casa, crostate, pizze di ricotta, agnelli e capretti, piatti della tradizione di Pasqua in Puglia, oltre a salumi, formaggi e uova per non rinunciare al 'Benedetto', l'immancabile antipasto sulle tavole di pugliesi, la scarcella, il dolce tipico arricchito di uova sode e l'agnello di pasta di mandorle, ma anche orecchiette, strascinati di farina di grano arso 'Cappelli' e laganari per i tradizionali pranzi di Pasqua e pasquetta, per quanti hanno dovuto rinunciare alle gite fuori porta in agriturismo, ma hanno deciso di non privarsi degli irrinunciabili sapori della tradizione contadina pugliese.
Ma ci sono circa 210mila pugliesi in povertà assoluta costretti spesso a chiedere aiuto per mangiare in queste feste di Pasqua, con migliaia di nuovi poveri che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. A portare serenità sulle tavole di 20mila famiglie l'iniziativa promossa da Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica con la partecipazione delle più rilevanti realtà economiche e sociali del Paese con l'offerta di un pacco di oltre 50 chili con prodotti 100% Made in Italy.