Pedopornografia online, perquisizioni a Bari
Sotto accusa dieci utenti del servizio di messaggistica KiK, due arresti
giovedì 16 maggio 2019
16.51
Una rete di scambio di materiale pedopornografico online attraverso la piattaforma di messaggisyica KiK. È quanto emerge da una complessa e articolata attività d'indagine, mirata al contrasto della pedopornografia onlne, che ha portato all'individuazione di 10 soggetti residenti nel territorio italiano.
Tale attività è nata dalla comunicazione trasmessa dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia che aveva segnalato numerosi utenti dediti allo scambio di contenuti pedopornografici sul servizio di messaggistica KiK. Le conseguenti attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia, hanno consentito di risalire alle reali identità degli stessi.
Sono stati individuati 10 soggetti, di cui 1 minorenne, residenti in diverse regioni italiane che si sono procurati consapevolmente e/o hanno ricevuto sulla citata piattaforma materiale illecito. Gli investigatori veneti hanno quindi richiesto e ottenuto appositi decreti di perquisizione, eseguiti nella giornata dello scorso 14 maggio nelle province di Venezia, Verona, Vicenza, Roma, Bari, Agrigento, Cremona, Alessandria, Pescara dai Compartimenti di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino, Bari, Milano, Pescara, Palermo e Venezia.
Le attività di perquisizione, anche informatica, hanno fornito riscontri positivi, consentendo di appurare il coinvolgimento di gran parte dei soggetti individuati nel corso delle indagini. Nell'ambito dell'operazione, a seguito delle evidenze telematiche acquisite, sono stati inoltre arrestati un 22enne residente nella provincia di Vicenza e un 47enne residente nella provincia di Alessandria. Al termine dell'attività è stato posto sotto sequestro un cospicuo numero di dispositivi informatici utilizzati dai soggetti per l'archiviazione e la veicolazione dei files immagine e video di natura pedopornografica.
Tale attività è nata dalla comunicazione trasmessa dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia che aveva segnalato numerosi utenti dediti allo scambio di contenuti pedopornografici sul servizio di messaggistica KiK. Le conseguenti attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia, hanno consentito di risalire alle reali identità degli stessi.
Sono stati individuati 10 soggetti, di cui 1 minorenne, residenti in diverse regioni italiane che si sono procurati consapevolmente e/o hanno ricevuto sulla citata piattaforma materiale illecito. Gli investigatori veneti hanno quindi richiesto e ottenuto appositi decreti di perquisizione, eseguiti nella giornata dello scorso 14 maggio nelle province di Venezia, Verona, Vicenza, Roma, Bari, Agrigento, Cremona, Alessandria, Pescara dai Compartimenti di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino, Bari, Milano, Pescara, Palermo e Venezia.
Le attività di perquisizione, anche informatica, hanno fornito riscontri positivi, consentendo di appurare il coinvolgimento di gran parte dei soggetti individuati nel corso delle indagini. Nell'ambito dell'operazione, a seguito delle evidenze telematiche acquisite, sono stati inoltre arrestati un 22enne residente nella provincia di Vicenza e un 47enne residente nella provincia di Alessandria. Al termine dell'attività è stato posto sotto sequestro un cospicuo numero di dispositivi informatici utilizzati dai soggetti per l'archiviazione e la veicolazione dei files immagine e video di natura pedopornografica.