Piazza del Ferrarese, gli esperti a servizio dei cittadini per prevenzione e misurazione glicemia
L'evento si terrà domani dalle 9.30 su iniziativa della Società italiana di Diabetologia
sabato 9 novembre 2024
In Puglia le persone con diabete sono oltre 300mila, più del 7% della popolazione. Ma quante persone pur avendo il diabete non lo sanno?
Si parla di altre 80/120mila. Insomma, il problema tocca una popolazione superiore a quella dell'intera città di Bari. E il numero è destinato ad aumentare per l'invecchiamento della popolazione, l'obesità e la vita sedentaria.
Cosa significa questo per le famiglie interessate e per la collettività?
Non vi è una risposta unica: una persona con diabete ben formata, motivata, che accede alle cure specialistiche, ai farmaci e ai presidi appropriati, probabilmente manterrà il diabete in equilibrio senza troppe difficoltà e riuscirà a rimandare o a evitare complicanze. Se invece non riceve l'educazione necessaria e non accede alle cure più appropriate avrà una maggiore probabilità di sviluppare un infarto, un ictus o problemi anche seri agli occhi, ai reni o ai piedi. Nel primo caso sarà un soggetto attivo nella sua famiglia, sul lavoro e nella comunità; nel secondo caso si sentirà più facilmente un peso e richiederà cure costose.
Il tema dell'accesso alle cure merita dunque una sottolineatura e un'adeguata sensibilizzazione, visto che a oltre 100 anni dalla scoperta e dal primo impiego terapeutico dell'insulina ancora molti farmaci e tecnologie per la cura del diabete restano fuori dalla portata di tante persone che ne avrebbero bisogno.
"L'accesso alle cure – afferma il professor Francesco Giorgino, Direttore dell'Endocrinologia dell'Università di Bari e Vice-Presidente della European Association for the Study of Diabetes – deve essere garantito a tutti i cittadini con diabete, in maniera quanto più possibile uniforme su tutto il territorio regionale e nazionale. Sarebbe, inoltre, importante che i Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA) per il diabete siano coordinati dagli specialisti diabetologi e che alle persone con diabete venga garantita la stessa e più ampia possibilità di avere a disposizione farmaci e tecnologie innovative, in grado oggi di modificare favorevolmente la storia naturale della malattia diabetica e renderne più efficiente la gestione quotidiana".
La Giornata del Diabete, che si celebra come ogni anno nel secondo fine settimana di novembre, vede in Puglia il coinvolgimento dei diabetologi coordinati dall'Unità Operativa di Endocrinologia del Policlinico di Bari (Direttore prof. Francesco Giorgino) e dalla sezione pugliese della Società Italiana di Diabetologia (Presidente prof. Luigi Laviola) con il contributo prezioso della Associazione Diabetici Baresi APS (Presidente sig. Giuseppe Traversa) e dell'Associazione Giovani con Diabete Ba/Bat/Ta (Presidente avv. Rossana Lacerenza), e si svolgono con il patrocinio della Città di Bari.
L'appuntamento a Bari è per domenica 10 novembre, ore 9:30-13:00, presso il palazzo del Mercato del Pesce, in piazza del Ferrarese, con informazioni sulla prevenzione del diabete nell'adulto e misurazione gratuita della glicemia per tutti i cittadini.
Si parla di altre 80/120mila. Insomma, il problema tocca una popolazione superiore a quella dell'intera città di Bari. E il numero è destinato ad aumentare per l'invecchiamento della popolazione, l'obesità e la vita sedentaria.
Cosa significa questo per le famiglie interessate e per la collettività?
Non vi è una risposta unica: una persona con diabete ben formata, motivata, che accede alle cure specialistiche, ai farmaci e ai presidi appropriati, probabilmente manterrà il diabete in equilibrio senza troppe difficoltà e riuscirà a rimandare o a evitare complicanze. Se invece non riceve l'educazione necessaria e non accede alle cure più appropriate avrà una maggiore probabilità di sviluppare un infarto, un ictus o problemi anche seri agli occhi, ai reni o ai piedi. Nel primo caso sarà un soggetto attivo nella sua famiglia, sul lavoro e nella comunità; nel secondo caso si sentirà più facilmente un peso e richiederà cure costose.
Il tema dell'accesso alle cure merita dunque una sottolineatura e un'adeguata sensibilizzazione, visto che a oltre 100 anni dalla scoperta e dal primo impiego terapeutico dell'insulina ancora molti farmaci e tecnologie per la cura del diabete restano fuori dalla portata di tante persone che ne avrebbero bisogno.
"L'accesso alle cure – afferma il professor Francesco Giorgino, Direttore dell'Endocrinologia dell'Università di Bari e Vice-Presidente della European Association for the Study of Diabetes – deve essere garantito a tutti i cittadini con diabete, in maniera quanto più possibile uniforme su tutto il territorio regionale e nazionale. Sarebbe, inoltre, importante che i Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA) per il diabete siano coordinati dagli specialisti diabetologi e che alle persone con diabete venga garantita la stessa e più ampia possibilità di avere a disposizione farmaci e tecnologie innovative, in grado oggi di modificare favorevolmente la storia naturale della malattia diabetica e renderne più efficiente la gestione quotidiana".
La Giornata del Diabete, che si celebra come ogni anno nel secondo fine settimana di novembre, vede in Puglia il coinvolgimento dei diabetologi coordinati dall'Unità Operativa di Endocrinologia del Policlinico di Bari (Direttore prof. Francesco Giorgino) e dalla sezione pugliese della Società Italiana di Diabetologia (Presidente prof. Luigi Laviola) con il contributo prezioso della Associazione Diabetici Baresi APS (Presidente sig. Giuseppe Traversa) e dell'Associazione Giovani con Diabete Ba/Bat/Ta (Presidente avv. Rossana Lacerenza), e si svolgono con il patrocinio della Città di Bari.
L'appuntamento a Bari è per domenica 10 novembre, ore 9:30-13:00, presso il palazzo del Mercato del Pesce, in piazza del Ferrarese, con informazioni sulla prevenzione del diabete nell'adulto e misurazione gratuita della glicemia per tutti i cittadini.