Picchia l'addetta alle pulizie del treno e minaccia di lanciarsi dal parapetto. Salvato dalla polizia
Il trentenne si è poi scagliato contro gli agenti, che con fatica sono riusciti a immobilizzarlo e a farlo ricoverare in Psichiatria
mercoledì 20 novembre 2019
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Prima spintona violentemente l'addetta alle pulizie del treno, poi dopo il controllo della polizia sale su un parapetto e minaccia di lanciarsi dall'impalcatura e, infine, si scaglia contro gli agenti che gli avevano impedito di compiere il folle gesto. Succede alla stazione di Bari centrale, dove tutto fortunatamente si è concluso senza gravi conseguenze.
Nella mattinata del 15 novembre scorso, agenti del reparto operativo di Bari Centrale, su segnalazione di personale ferroviario, hanno proceduto al controllo di un cittadino extracomunitario che, intorno alle ore 10, alla fermata "Europa" della linea Ferrotranviaria, aveva violentemente spintonato una donna in procinto di scendere dal convoglio, dopo avere terminato il turno di lavoro come addetta alle pulizie sul treno. Poiché l'uomo non aveva con sé alcun documento, gli agenti hanno effettuato un primo accertamento tramite il sistema elettronico S.P.A.I.D., che consente l'identificazione attraverso l'acquisizione delle impronte digitali. L'esito è risultato positivo, in quanto il giovane, un trentenne di nazionalità liberiana, risultava essere giunto in Italia nei primi giorni di novembre ed aver presentato regolare richiesta di asilo. In considerazione del fatto che la signora, vittima della violenza, contattata telefonicamente, aveva dichiarato di non aver intenzione di sporgere querela, i poliziotti hanno ripreso il servizio di vigilanza all'interno dello scalo, lasciando andare il giovane.
Subito dopo, gli agenti sono stati richiamati dalle urla di un collega che chiedeva affannosamente aiuto, in quanto vi era una persona che si era arrampicata pericolosamente sul muro di cinta che divide la stazione centrale da quella della Ferrotramviaria, a protezione di un dislivello di circa 10 metri, riuscendo a scavalcare con la metà del corpo la ringhiera. I poliziotti, accorsi velocemente in aiuto del collega, che nel frattempo si era aggrappato ad una delle gambe del giovane, hanno riconosciuto nell'autore del disperato gesto l'uomo che poco prima avevano controllato.
Dopo non poche difficoltà, gli operatori sono riusciti a far scendere il giovane, riportandolo con entrambe le gambe a terra, e salvandolo. Lo straniero, però, all'improvviso, in preda a una violenta crisi di nervi, si è scagliato contro i suoi salvatori, colpendoli con calci e pugni e procurando ad uno di essi lesioni, refertate dal pronto soccorso con prognosi di sette giorni. Nell'impossibilità di riportare alla ragione il soggetto e di contenerne le reazioni sempre più violente, si è reso necessario l'intervento di un'ambulanza del 118 con medico a bordo che ne ha disposto il ricovero nel reparto di Psichiatria del Policlinico di Bari, dove si trova tuttora.
Nella mattinata del 15 novembre scorso, agenti del reparto operativo di Bari Centrale, su segnalazione di personale ferroviario, hanno proceduto al controllo di un cittadino extracomunitario che, intorno alle ore 10, alla fermata "Europa" della linea Ferrotranviaria, aveva violentemente spintonato una donna in procinto di scendere dal convoglio, dopo avere terminato il turno di lavoro come addetta alle pulizie sul treno. Poiché l'uomo non aveva con sé alcun documento, gli agenti hanno effettuato un primo accertamento tramite il sistema elettronico S.P.A.I.D., che consente l'identificazione attraverso l'acquisizione delle impronte digitali. L'esito è risultato positivo, in quanto il giovane, un trentenne di nazionalità liberiana, risultava essere giunto in Italia nei primi giorni di novembre ed aver presentato regolare richiesta di asilo. In considerazione del fatto che la signora, vittima della violenza, contattata telefonicamente, aveva dichiarato di non aver intenzione di sporgere querela, i poliziotti hanno ripreso il servizio di vigilanza all'interno dello scalo, lasciando andare il giovane.
Subito dopo, gli agenti sono stati richiamati dalle urla di un collega che chiedeva affannosamente aiuto, in quanto vi era una persona che si era arrampicata pericolosamente sul muro di cinta che divide la stazione centrale da quella della Ferrotramviaria, a protezione di un dislivello di circa 10 metri, riuscendo a scavalcare con la metà del corpo la ringhiera. I poliziotti, accorsi velocemente in aiuto del collega, che nel frattempo si era aggrappato ad una delle gambe del giovane, hanno riconosciuto nell'autore del disperato gesto l'uomo che poco prima avevano controllato.
Dopo non poche difficoltà, gli operatori sono riusciti a far scendere il giovane, riportandolo con entrambe le gambe a terra, e salvandolo. Lo straniero, però, all'improvviso, in preda a una violenta crisi di nervi, si è scagliato contro i suoi salvatori, colpendoli con calci e pugni e procurando ad uno di essi lesioni, refertate dal pronto soccorso con prognosi di sette giorni. Nell'impossibilità di riportare alla ragione il soggetto e di contenerne le reazioni sempre più violente, si è reso necessario l'intervento di un'ambulanza del 118 con medico a bordo che ne ha disposto il ricovero nel reparto di Psichiatria del Policlinico di Bari, dove si trova tuttora.