Pigiami, scarpe, intimo. Ecco come i sequestri diventano 'buoni'

Questa mattina la Polizia Locale ha donato capi di abbigliamento provento di attività illecite a tre associazioni di volontariato

martedì 20 marzo 2018 11.11
A cura di Fiorella Barile
Trentatrè pigiami, 166 cinture da uomo, 256 camicie, 58 pantaloni, 25 bermuda, 340 paia di scarpe, poi 23 canotte, 92 paia di mutande, e 310 paia di calze. Un bel bottino sequestrato durante il 2017 dalla Polizia Municipale di Bari durante le operazioni di contrasto all'abusivismo commerciale su strada. Un bottino oggi consegnato a tre associazioni che si occupano di assistere persone indigenti o sena fissa dimora: In.co.ntra, Croce Rossa Italiana e Caritas di Bitonto.
"Con l'emergenza freddo ho capito quante persone in questa città siano in serie difficoltà economiche tanto da non potersi permettere nemmeno un paio di scarpe o una coperta - ha spiegato il sindaco di Bari Antonio Decaro presente alla consegna della merce ai volontari delle tre associazioni all'interno del Comando della Polizia Locale di Japigia. "Senza il contributo delle associazioni, delle scuole, delle parocchie e e dei singoli cittadini - ha concluso Decaro - non ce la faremmo a dare una risposta immediata a chi non ha davvero nulla". Poi il comandante della Polizia Municipale di Bari Michele Palumbo ha elencato alcuni dati sul contrasto all'abusivismo nel 2017. "Ci sono state - ha spiegato Palumbo - 1300 violazioni per un ammontare di 900mila euro di sanzioni pecuniarie. Il contenzioso è minimo, non arriva al 4%, quindi tutto quello che sequestriamo solitamente resta a nostra disposizione tranne le contraffazioni che potrebbero essere reinmesse sul mercato e che quindi siamo obbligati a distruggere". Anche i sequestri alimentari finiscono nelle mense sociali dopo un controllo da parte della Asl, un modo per evitare gli sprechi e rendersi utile per chi davvero non ha neanche un pasto caldo al giorno
merce sequestrata
merce sequestrata