Poliba Corse: «Alternanza Università - Lavoro, sognando la Formula 1»

Dall'idea alla realizzazione. Come mettere in pratica la teoria

mercoledì 1 novembre 2017 12.53
A cura di Guerino Amoruso
Si chiama PC5 16k, Poliba Corse5 16Kompressor, la quinta auto da corsa presentata lo scorso aprile 2017 dal Poliba Corse, la scuderia del Politecnico di Bari. La vettura interamente realizzata da un team di studentesse e studenti, è candidata a gareggiare in Formula SAE - Society of Automotive Engineers - una competizione tra studenti universitari che prevede la progettazione e la produzione di un veicolo, valutato in base alle sue qualità di design e di efficienza ingegneristica.

La fase di progettazione della PC5 è iniziata a settembre 2016 ed ha visto nel corso dell'anno un gruppo di studenti, con la passione per il motor sport, impegnarsi in attività extra universitarie mettendo in pratica la teoria studiata a lezione e simulando una vera e propria azienda con una analisi dei costi e una vendita ipotetica della vettura.

Dall'idea alla realizzazione il team ha progettato l'auto, su un regolamento di circa 200 pagine, pronta per competere in gare dove si affrontano diverse prove.

La nuova vettura, con compressore volumetrico e cioè sovralimentata, ha un peso di circa 200kg, una potenza di 100 CV e può raggiungere una velocità massima di 130Km/h. Il telaio ha una struttura a sandwich in fibra di carbonio totalmente innovativa e per la prima volta applicata nel mondo dell'automotive, studiata dagli studenti del gruppo che hanno utilizzato tra i materiali anche il balsaflex, un tipo di legno leggero.

Il prossimo gennaio è previsto il primo test in pista e poi le gare su circuiti importanti ed internazionali come Varano, Hockenheim e Silverstone, sognando la Formula 1. Tantissimi sono i team provenienti dalle università di tutto il mondo, che durante le gare affrontano diversi step. Dopo la progettazione e la produzione, il veicolo viene presentato agli eventi di competizione dove è soggetto a prove dinamiche, che testano le performance dell'auto, e prove statiche in cui si discute il progetto attraverso una verifica tecnica e una analisi dei costi, con ingegneri, analisti del settore ed esperti di marketing.

Abbiamo incontrato una parte del team che ha realizzato l'ultimo modello: Federica, studentessa di marketing e comunicazione, ha sviluppato un marketing report ovvero una lettera di presentazione e un documento che descrive le attività del Poliba Corse con tutti i dati sulle auto precedenti fino all'ultima creazione.

Imma, che studia ingegneria informatica e dell'automazione, si è occupata della parte elettronica della vettura, «quella che non si vede, però all'interno troviamo tutto ciò che può contribuire alle prestazioni e alla dinamica. É stata una bellissima esperienza - continua Imma - ha fatto sviluppare in noi un senso critico permettendoci di discutere sulle problematiche e di risolvere i problemi oltre che di iniziare ad avere competenze».

Mattia e Angelo studenti d'ingegneria meccanica ci raccontano che: «Gli studenti dovrebbero partecipare ad attività come questa, perché è possibile mettere in pratica tutte quelle conoscenze teoriche acquisite all'università e crescere ancora di più, perché in queste esperienze si fa di più di quello che non si faccia in ambito accademico e questo è positivo per il curriculum, il lavoro, la carriera futura e soprattutto per chi vuole lavorare in ambito di automotive o di sport in generale».

E poi Gianvito, studente d'ingegneria meccanica da poco nel team dice: «Ho percepito di essere in una grande famiglia. Stimola l'interesse e capiamo che quello che studiamo non sono solo argomenti scritti sui libri ma hanno una realizzazione pratica».

Per maggiori informazioni vi ricordiamo la pagina Facebook Poliba Corse.
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