Policlinico di Bari, lavori agli sgoccioli per il nuovo padiglione di oculistica
Cantiere riaperto a inizio maggio. In arrivo tre sale operatorie, ambulatori chirurgici e spazi per la didattica universitaria
venerdì 5 giugno 2020
10.44
Tre sale operatorie dedicate, nuovi ambulatori chirurgici e spazi per la didattica. I lavori di rifunzionalizzazione del padiglione di oculistica del Policlinico di Bari si avviano alla fase finale, dopo lo stop forzato per l'emergenza Covid. Il cantiere è stato riaperto a inizio maggio, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza anti-contagio, la fine dei lavori è prevista a settembre.
«La profonda trasformazione degli spazi della clinica oculistica, con percorsi di accesso distinti e più sale operatorie, ci consentirà di incrementare sia l'attività chirurgica che le prestazioni ambulatoriali, abbattendo i tempi di attesa per i pazienti», spiega il direttore generale del Policlinico, Giovanni Migliore.
[YOUTUBE]
Il padiglione di oculistica si articola su cinque livelli. Al piano interrato c'è il pronto soccorso e 12 ambulatori; al piano rialzato il centro di ipovisione, la direzione, gli spazi per la didattica e gli spogliatoi. Al primo piano ci sono le 3 sale operatorie e i 3 ambulatori chirurgici con corridoi sterili, percorsi di uscita sporco separato, aree di sterilizzazione e un nuovo accesso attraverso l'ascensore montaletti. Le stanze di degenza sono collocate al secondo piano e gli spazi per la didattica universitaria sono al terzo piano con gli studi medici.
«Siamo ansiosi di abitare i nuovi spazi – dichiara il prof. Gianni Alessio, direttore dell'unità operativa di oftalmologia universitaria del Policlinico di Bari. Nel 2019, con due letti chirurgici e il centro per le maculopatie con l'arco sterile, abbiamo eseguito 17mila interventi. Grazie alle nuove sale, con garanzia di sterilità degli ambienti e dei materiali, potremo assicurare un'assistenza più rapida e fare numeri a cinque cifre importanti».
La quasi totalità delle prestazioni di oculistica viene oggi eseguita in day service. La degenerazione maculare essudativa, la cataratta e le complicanze oculari del diabete sono gli interventi più frequenti eseguiti al Policlinico di Bari. Si ricorre al ricovero per il trapianto di cornea, per alcune malattie della retina, nei casi di giudizio anestesiologico alto o severo e per i tumori.
«La profonda trasformazione degli spazi della clinica oculistica, con percorsi di accesso distinti e più sale operatorie, ci consentirà di incrementare sia l'attività chirurgica che le prestazioni ambulatoriali, abbattendo i tempi di attesa per i pazienti», spiega il direttore generale del Policlinico, Giovanni Migliore.
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Il padiglione di oculistica si articola su cinque livelli. Al piano interrato c'è il pronto soccorso e 12 ambulatori; al piano rialzato il centro di ipovisione, la direzione, gli spazi per la didattica e gli spogliatoi. Al primo piano ci sono le 3 sale operatorie e i 3 ambulatori chirurgici con corridoi sterili, percorsi di uscita sporco separato, aree di sterilizzazione e un nuovo accesso attraverso l'ascensore montaletti. Le stanze di degenza sono collocate al secondo piano e gli spazi per la didattica universitaria sono al terzo piano con gli studi medici.
«Siamo ansiosi di abitare i nuovi spazi – dichiara il prof. Gianni Alessio, direttore dell'unità operativa di oftalmologia universitaria del Policlinico di Bari. Nel 2019, con due letti chirurgici e il centro per le maculopatie con l'arco sterile, abbiamo eseguito 17mila interventi. Grazie alle nuove sale, con garanzia di sterilità degli ambienti e dei materiali, potremo assicurare un'assistenza più rapida e fare numeri a cinque cifre importanti».
La quasi totalità delle prestazioni di oculistica viene oggi eseguita in day service. La degenerazione maculare essudativa, la cataratta e le complicanze oculari del diabete sono gli interventi più frequenti eseguiti al Policlinico di Bari. Si ricorre al ricovero per il trapianto di cornea, per alcune malattie della retina, nei casi di giudizio anestesiologico alto o severo e per i tumori.