Policlinico di Bari, ripartono i lavori per il nuovo padiglione Asclepios

Misurazione della temperatura per gli operai e turnazione negli spazi comuni. Così riprende il cantiere ai tempi del Covid

venerdì 24 aprile 2020 11.15
Sono ripresi oggi, all'interno del Policlinico di Bari, i lavori per la realizzazione di Asclepios 3, il nuovo edificio destinato a ospitare il complesso chirurgico e dell'emergenza dei dipartimenti ad attività integrata. Nella palazzina, in tutto conterà 27mila metri quadri organizzata su otto livelli, saranno ospitate le unità operative, ospedaliere e universitarie, di Cardiologia, Malattie dell'apparato respiratorio, Cardiochirurgia, Chirurgia toracica e Chirurgia vascolare. L'importo dei lavori, aggiudicati dall'impresa Costruzione Barozzi spa, ammonta a circa 25 milioni di euro.

La ripresa dei lavori, richiesta dalla direzione generale del Policlinico di Bari, è stata possibile grazie all'applicazione dei nuovi protocolli per la prevenzione del Covid-19 nei cantieri. L'azienda appaltatrice ha assicurato, infatti, il massimo rispetto di tutte le misure anti contagio, compatibilmente con i nuovi protocolli nazionali per la prevenzione del Covid19. All'ingresso del cantiere sarà misurata la temperatura a operai, fornitori e visitatori e, se il termometro registrerà una temperatura superiore ai 37.5, l'accesso sarà interdetto e si attiverà la procedura di emergenza. I lavoratori con la febbre saranno accompagnati in un locale di isolamento e saranno avvisate le autorità sanitarie per le indicazioni da seguire.

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Sarà, inoltre, organizzata una turnazione per l'uso degli spazi comuni, come gli spogliatoi o l'area mensa, per evitare assembramenti e mantenere rigorosamente la distanza interpersonale di almeno 1 metro, riconosciuta dagli attuali protocolli come misura più efficace contro la diffusione del virus. Verrà incrementata l'attività di sanificazione e gli operai saranno dotati di dispositivi di protezione individuale tra cui mascherine, occhiali protettivi, guanti monouso e tute speciali.

Alcuni di questi saranno indispensabili durante quelle lavorazioni che, per la loro specificità, non consentono il rispetto della distanza interpersonale di 1 metro. Oltre agli addetti al primo soccorso l'impresa individuerà nuove figure di riferimento all'interno del cantiere: si tratta dei preposti Covid che saranno addetti alla gestione del nuovo sistema emergenziale di regole, dalla verifica della temperatura all'archiviazione dei dati. Tutti i lavoratori saranno adeguatamente informati e, infine, dovranno compilare un'autocertificazione che attesti l'assenza di elementi di rischio, come ad esempio recenti contatti stretti con casi Covid.

cantiere asclepios 3
cantiere asclepios 3
cantiere asclepios 3
cantiere asclepios 3
cantiere asclepios 3
cantiere asclepios 3
cantiere asclepios 3
cantiere asclepios 3

Il nuovo edificio, collegato da un corridoio verde all'attuale piazzale di Asclepios, avrà otto livelli di cui un piano interrato di ampia superficie e un piano terra con reception, spazi di attesa e caffetteria. Sui sei piani sono previsti ambulatori, stanze di degenza, blocco operatorio e ci sarà spazio al sesto piano anche per aule destinate all'attività didattica universitarie e degli specializzandi.

«Ricominciamo dal futuro riprendendo a immaginare e disegnare il Policlinico che verrà – commenta il direttore generale Giovanni Migliore – Ripartiamo, infatti, proprio con i lavori di Asclepios 3, un nuovo plesso che cambierà, sia organizzativamente sia strutturalmente, gli assetti dell'ospedale. La fase 2 del Covid ci impone di guardare avanti: dobbiamo continuare a curare i malati di coronavirus e ad assicurare l'emergenza come fatto finora, ma non possiamo rinunciare a prenderci cura di tutti gli altri pazienti. Asclepios 3 servirà proprio ad ampliare i reparti, gli ambulatori, le aule didattiche e a offrire alla città un servizio ancora più qualificato, coniugando le attività cliniche con quelle didattiche e scientifiche».