Policlinico di Bari, tamponi ogni 15 giorni per chi lavora nei reparti Covid
Per gli operatori in servizio nei reparti non dedicati al coronavirus i test saranno su base mensile
martedì 3 novembre 2020
12.50
Tamponi ogni 15 giorni per gli operatori sanitari in servizio nei reparti Covid e test mensili per i professionisti in turno nelle unità operative No Covid. È il piano di screening dell'infezione da Sars-Cov-2 adottato dalla direzione del Policlinico di Bari per i dipendenti dell'azienda ospedaliero-universitaria.
In linea con quanto raccomandato dal Sirgis per l'aggiornamento del protocollo di sorveglianza sanitaria e fatto proprio dalla Regione Puglia, la Control room del Policlinico di Bari sta predisponendo un piano di screening periodici prevedendo che nelle strutture Covid l'accertamento diagnostico con frequenza quindicinale, il tampone nasofaringeo, sia fatto direttamente in sede mentre per i dipendenti delle unità operative No Covid il test sia eseguito nell'ambulatorio di Prevenzione secondo il calendario che garantirà una periodicità mensile.
Per quanto riguarda gli operatori sanitari in servizio nell'ospedale pediatrico Giovanni XXIII, infine, gli accertamenti saranno svolti presso l'unità operativa di Malattie infettive sotto la supervisione della direzione medica.
Lo screening è già cominciato con gli operatori sanitari in servizio nell'unità operativa di Medicina Interna "Baccelli" coinvolti nell'assistenza dei pazienti Covid e con i dipendenti delle unità di Chirurgia toracica e Patologia clinica ospedaliera. Nelle prossime settimane si procederà con le altre unità operative secondo il calendario che sarà comunicato agli operatori.
«Il Policlinico di Bari tutela la salute non solo dei pazienti, ma anche degli operatori sanitari coinvolti nell'assistenza e in particolar modo coloro che sono impegnati nei reparti Covid – spiega il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore – Nella lotta al Coronavirus, infatti, la risorsa più importante è fatta di medici, infermieri e tecnici: senza di loro sarebbe impossibile fronteggiare la pandemia. Il piano di screening avviato dalla direzione sanitaria ha l'obiettivo di prevenire i contagi in corsia e di guadagnare tempo sul virus».
«In un momento storico di importante circolazione del virus è opportuno attuare azioni di screening periodo con finalità di anticipazione diagnostica e di prevenzione di innesco di focolai» spiega il professor Silvio Tafuri, responsabile della Control room del Policlinico di Bari.
In linea con quanto raccomandato dal Sirgis per l'aggiornamento del protocollo di sorveglianza sanitaria e fatto proprio dalla Regione Puglia, la Control room del Policlinico di Bari sta predisponendo un piano di screening periodici prevedendo che nelle strutture Covid l'accertamento diagnostico con frequenza quindicinale, il tampone nasofaringeo, sia fatto direttamente in sede mentre per i dipendenti delle unità operative No Covid il test sia eseguito nell'ambulatorio di Prevenzione secondo il calendario che garantirà una periodicità mensile.
Per quanto riguarda gli operatori sanitari in servizio nell'ospedale pediatrico Giovanni XXIII, infine, gli accertamenti saranno svolti presso l'unità operativa di Malattie infettive sotto la supervisione della direzione medica.
Lo screening è già cominciato con gli operatori sanitari in servizio nell'unità operativa di Medicina Interna "Baccelli" coinvolti nell'assistenza dei pazienti Covid e con i dipendenti delle unità di Chirurgia toracica e Patologia clinica ospedaliera. Nelle prossime settimane si procederà con le altre unità operative secondo il calendario che sarà comunicato agli operatori.
«Il Policlinico di Bari tutela la salute non solo dei pazienti, ma anche degli operatori sanitari coinvolti nell'assistenza e in particolar modo coloro che sono impegnati nei reparti Covid – spiega il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore – Nella lotta al Coronavirus, infatti, la risorsa più importante è fatta di medici, infermieri e tecnici: senza di loro sarebbe impossibile fronteggiare la pandemia. Il piano di screening avviato dalla direzione sanitaria ha l'obiettivo di prevenire i contagi in corsia e di guadagnare tempo sul virus».
«In un momento storico di importante circolazione del virus è opportuno attuare azioni di screening periodo con finalità di anticipazione diagnostica e di prevenzione di innesco di focolai» spiega il professor Silvio Tafuri, responsabile della Control room del Policlinico di Bari.