Policlinico e Giovanni XXIII, in settantacinque firmano il contratto a tempo indeterminato

Prosegue il piano di stabilizzazione della Regione, Emiliano: «Grazie di avere aspettato, grazie di avere resistito e di tutto quello che avete fatto»

mercoledì 5 dicembre 2018
Finalmente un contratto a tempo indeterminato per 75 figure del Policlinico e del Giovanni XXIII. Nello specifico si tratta di 2 assistenti amministrativi, 2 collaboratori amministrativi professionali, 3 collaboratori tecnici professionali informatici, 13 CPS Infermieri, 13 CPS tecnici di radiologia, 8 dirigenti biologi, 10 dirigenti medico, 1 dirigente psicologo, e 33 CPS infermiere di cui per il Giovanni XXIII 3 dirigenti biologo - screening malattie metaboliche, 1 collaboratore tecnico professionale informatico e 1 dirigente psicologo presso Neuropsichiatria Infantile. Tra gli assunti di ieri personale precario da oltre 15 anni.

«Naturalmente questo lavoro è stato possibile grazie al piano di riordino - ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - che sì ha stressato un po' tutto il personale con trasferimenti, cambiamenti, riconversione degli ospedali, però ha dato il frutto di un risanamento che ci consentirà anche di fare assunzioni di personale. Noi dobbiamo assumere 2 mila medici, 3 mila operatori sanitari e diverse centinaia di infermieri, e questi concorsi sono partiti. Su questo processo si sta aprendo la questione del nuovo contratto nel settore sanità: erano moltissimi anni che non c'erano rinnovi contrattuali e il Ministero ci chiede, senza avere neanche chiuso i contratti, di accantonare le somme necessarie. Questo significherebbe gravare il bilancio della sanità pugliese di quasi 100 milioni di euro ed è chiaro che questo deve avvenire con un conseguente incremento del Fondo Sanitario Nazionale, come è sempre avvenuto nella storia d'Italia. Mi auguro che questo Governo non pensi di firmare i contratti del settore sanitario e poi di scaricare il costo sulle regioni, perché questa sarebbe una cosa assolutamente insensata e peraltro arriverebbe del tutto imprevista sui bilanci di tutte le regioni italiane. Quindi è in corso un confronto molto serrato e duro tra la Conferenza delle regioni e il Governo».

«Negli ultimi tre anni la Puglia grazie al suo personale è la regione che è migliorata di più nei livelli essenziali di assistenza - ha proseguito Emiliano - e si comprende bene che grande sforzo è stato fatto. Uno sforzo che oggi festeggiamo ma che era la metà del dovere che la pubblica amministrazione doveva fare nei confronti di queste persone che già da tempo dovevano essere assunte. Abbiamo fatto pochissimi bambini nell'ultimo anno, solo 31mila, e non perché le persone si innamorano di meno, ma perché ci vuole una stabilità di vita che consenta di tirarli su. Tutto questo, al Policlinico, gravava su persone a cui non veniva richiesto solo l'ordinario, ma lo straordinario. La mia presenza qui è soprattutto per dirvi grazie per avere aspettato, alcuni dei vostri colleghi se ne sono andati e abbiamo perso un sacco di gente bravissima, grazie di avere resistito e di tutto quello che avete fatto».

Insieme con il presidente Emiliano, il direttore generale del Policlinico Giovanni Migliore, che ha dichiarato: «Oggi stabilizziamo figure professionali che appartengono a tutti i profili, sia dirigenziale che del comporto. È un primo passaggio che ci consentirà di lavorare meglio e di investire di più in formazione, contando su un capitale umano che è la risorsa più preziosa delle aziende sanitarie e del Policlinico in particolare. Poter contare sul personale a tempo indeterminato consente anche all'azienda di sviluppare percorsi di formazione e di riqualificazione».