Polignano, maxi sequestro di dieci chili di datteri. Denunciato pescatore
L'operazione della Guardia costiera. L'uomo si era immerso senza la boa di segnalazione
giovedì 25 luglio 2019
15.11
Maxi sequestro di 10 chili di datteri operato a Polignano dalla Guardia Costiera del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Direzione Marittima di Bari, operata nel contrasto alla pesca di frodo del dattero di mare, distruttiva per i fondali e per questo vietata in Italia dal 1998 e nell'Unione europea dal 2006.
A seguito di specifici appostamenti, infatti, è stato colto in flagranza di reato un pescatore di frodo che, unitamente ad altro soggetto che fungeva da "palo" durante l'attività illecita, stava operando in una zona del litorale poco a nord del Comune di Polignano a Mare, mettendo anche a rischio la propria vita, visto che era intento nell'attività subacquea con autorespiratore senza alcun galleggiante di segnalazione, in una zona di mare attraversata in questo periodo estivo da numerose imbarcazioni da diporto.
Gli operatori della Guardia costiera hanno quindi proceduto al sequestro del pescato, consistente in 10 chilogrammi di datteri di mare e di tutta l'attrezzatura (muta da sub, bombole ed erogatore, martello e cacciavite modificati), denunciando il pescatore subacqueo all'Autorità giudiziaria per pesca abusiva, deturpamento e danneggiamento ambientale, oltre alla contestazione allo stesso soggetto di un verbale amministrativo per una sanzione di mille euro.
A seguito di specifici appostamenti, infatti, è stato colto in flagranza di reato un pescatore di frodo che, unitamente ad altro soggetto che fungeva da "palo" durante l'attività illecita, stava operando in una zona del litorale poco a nord del Comune di Polignano a Mare, mettendo anche a rischio la propria vita, visto che era intento nell'attività subacquea con autorespiratore senza alcun galleggiante di segnalazione, in una zona di mare attraversata in questo periodo estivo da numerose imbarcazioni da diporto.
Gli operatori della Guardia costiera hanno quindi proceduto al sequestro del pescato, consistente in 10 chilogrammi di datteri di mare e di tutta l'attrezzatura (muta da sub, bombole ed erogatore, martello e cacciavite modificati), denunciando il pescatore subacqueo all'Autorità giudiziaria per pesca abusiva, deturpamento e danneggiamento ambientale, oltre alla contestazione allo stesso soggetto di un verbale amministrativo per una sanzione di mille euro.