Politecnico di Bari in lutto, è morto l'ex preside di Architettura Claudio D'Amato Guerrieri
Il docente emerito si è spento all'età di 75 anni. Di Sciascio: «L'ho amato perché sapeva trasmettere passione»
mercoledì 7 agosto 2019
11.26
Il Politecnico di Bari piange la scomparsa del professor Claudio D'Amato Guerrieri, morto ieri all'età di 75 anni. Fu preside e direttore del dipartimento di Architettura dell'ateneo barese, e nel 2016 ricevette dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella il premio dell'Accademia nazionale di San Luca, relativo all'anno 2014. Le esequie saranno celebrate nella chiesa dei Santi Luca e Martina in via della Curia 4 a Roma giovedì 8 agosto 2019 alle 18.
«Claudio è stato uno di quegli uomini che gli americani chiamano "larger than life" - il ricordo di Eugenio Di Sciascio, rettore uscente del Politecnico di Bari. Un grande e appassionato docente, prof. Emerito del Politecnico, preside, direttore di dipartimento, ma soprattutto vero creatore e motore della scuola di Architettura del Politecnico di Bari. Claudio non riusciva a risultare indifferente, lo amavi o lo odiavi. Io mi ci sono scontrato e l'ho amato perché era una delle rare persone che ho incontrato che la passione te la trasmetteva e vedevi che gli bruciava dentro. Incontrandolo poco più di un mese fa ancora sentivo quella passione per la sua creatura che ha tanto amato e cui ha dedicato la vita. Addio amico mio, mi mancherai».
«Ci ha lasciato un pezzo importante della storia del nostro ateneo, fondatore della facoltà di Architettura del Politecnico di Bari, preside, direttore di dipartimento - scrive Francesco Cupertino, neo eletto rettore del Politecnico di Bari. Insaziabile e appassionato studioso, punto di riferimento per l'architettura italiana e per i suoi studenti».
«Claudio è stato uno di quegli uomini che gli americani chiamano "larger than life" - il ricordo di Eugenio Di Sciascio, rettore uscente del Politecnico di Bari. Un grande e appassionato docente, prof. Emerito del Politecnico, preside, direttore di dipartimento, ma soprattutto vero creatore e motore della scuola di Architettura del Politecnico di Bari. Claudio non riusciva a risultare indifferente, lo amavi o lo odiavi. Io mi ci sono scontrato e l'ho amato perché era una delle rare persone che ho incontrato che la passione te la trasmetteva e vedevi che gli bruciava dentro. Incontrandolo poco più di un mese fa ancora sentivo quella passione per la sua creatura che ha tanto amato e cui ha dedicato la vita. Addio amico mio, mi mancherai».
«Ci ha lasciato un pezzo importante della storia del nostro ateneo, fondatore della facoltà di Architettura del Politecnico di Bari, preside, direttore di dipartimento - scrive Francesco Cupertino, neo eletto rettore del Politecnico di Bari. Insaziabile e appassionato studioso, punto di riferimento per l'architettura italiana e per i suoi studenti».