Politecnico di Bari, presentati i nuovi corsi di laurea e dottorato 2022/2023

Cupertino: «La nuova offerta formativa è la sintesi di un continuo dialogo con il territorio e le sue esigenze»

martedì 6 settembre 2022
Formazione e innovazione, sono facce della stessa medaglia che però fanno salire il Politecnico di Bari sul podio nazionale dell'occupazione: il 96,5% trova lavoro a cinque anni dalla laurea magistrale (fonte Almalaurea) oppure, sul piano della ricerca e innovazione, consente al Poliba di essere Hub nazionale per gli scenari energetici del futuro con il progetto "NEST – Network 4 Energy Sustainable Transition".

Formazione dunque, indispensabile per alimentare la ricerca, l'innovazione. La formazione, con un occhio alla tradizione, all'insegna della qualità, sono gli elementi che caratterizzano l'arricchita offerta formativa del Politecnico per il prossimo anno accademico 2022-23. Le novità, e più in generale l'intera offerta formativa, è stata presentata questa mattina dal Rettore, Francesco Cupertino e dai Direttori di Dipartimento: Giuseppe Carbone, Leonardo Damiani, Carlo Moccia, Tommaso Di Noia (in vece di Gennaro Boggia), Pietro Di Palma per il Dottorato, in una apposita conferenza stampa tenutasi presso il rettorato.

Il rettore ha tenuto a sottolineare, in apertura, che «La nuova offerta formativa è la sintesi di un continuo rapporto e dialogo con il territorio e le sue esigenze. Il Poliba ha seguito negli ultimi anni l'evoluzione regionale: da una vocazione tipicamente agricola, alla meccanica di precisione, all'automotive, all'aerospazio, ai nuovi servizi digitali per le aziende. E il filo conduttore della nuova offerta didattica guarda, in questo parallelismo, al potenziamento dei laboratori, alla didattica laboratoriale, al digitale, alla contaminazione dei saperi per un nuovo effetto di crescita del nostro ateneo sul territorio. Obiettivo del Politecnico è quello di diventare centro di riferimento nel Mediterraneo per attrarre giovani talenti in Puglia».

Sono seguite le presentazioni dei direttori. Ai 10 corsi di laurea triennali, 12 magistrali, 1 magistrale a ciclo unico e 6 dottorati si aggiungeranno da quest'anno nuovi corsi di studio. Le novità, è sono di rilievo, riguardano principalmente il settore dell'ingegneria, ma non solo.

Nella nuova offerta didattica troverà spazio il corso di laurea triennale in "Ingegneria Elettronica e delle Tecnologie Internet" (dipartimento DEI) con l'obiettivo di fornire agli studenti una solida competenza, di base e metodologica, in tutti i settori fondanti dell'ingegneria elettronica e delle tecnologie internet, consentendo di comprendere i principi di funzionamento dei sistemi elettronici e di telecomunicazioni. La novità in assoluto è rappresentata dal corso di laurea magistrale in "Trasformazione Digitale" (dipartimento DEI) che si propone di formare professionisti capaci di guidare la trasformazione digitale in ogni settore, con particolare riferimento ad ambiti non IT. Il corso, aperto anche a chi possiede una formazione umanistica, vuol diventare una cerniera tra formazione no STEM e esigenze aziendali. L'altra novità è costituita dal corso di laurea magistrale di grande attualità in "Ingegneria Energetica" (dipartimento DMMM) in coo-partecipazione con l'Università del Salento. Il corso ha come obiettivo la formazione di ingegneri capaci di impiegare le tecnologie di produzione e utilizzo dell'energia, nelle sue diverse forme, con particolare riferimento alle fonti rinnovabili e all'idrogeno, alla gestione sostenibile delle infrastrutture energetiche. Infine per il settore dell'ingegneria civile-ambientale, il corso magistrale in "Ingegneria della gestione delle Infrastrutture Civili". Erogato dal dipartimento DICATECh, il corso si pone l'obiettivo di formare figure professionali innovative capaci di gestire la complessità di progetti di infrastrutture civili in tutte le fasi: ideazione,progettazione, costruzione, manutenzione e gestione.

Alla tradizionale offerta formativa di primo e secondo livello si aggiungono due dottorati di Ricerca. Di grande rilievo è quello nazionale in "Sistemi autonomi" (dipartimento DEI) che vede nelle applicazioni autonome robotizzate importanti prospettive di sviluppo in più campi e il dottorato in "Ingegneria per la sostenibilità e la sicurezza delle costruzioni civili e industriali" realizzato con l'Università del Salento e l'Istituto per le tecnologie della costruzione del CNR. I dottorati di ricerca del Politecnico, rappresentano un ponte con l'industria e termometro sulla qualità della formazione. Qui il Poliba ha visto un significativo incremento: si è passati dai quattro iniziali della fondazione a sei di tre anni fa, a otto di oggi per un totale di circa 120 borse di studio in atto.

Parole di elogio sul Poliba e sul suo costante lavoro sono state espresse dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, appositamente intervenuto. «Il Politecnico fa parte di quella 'Rivoluzione Pugliese', avviata 20 anni fa con la politica che venne proprio al Politecnico a lezione per fare formazione ai propri dirigenti e che, con una assonanza forte e con capacità straordinaria, ha dato continuità a quell'atto rivoluzionario».

Alla presentazione della nuova offerta didattica non ha fatto mancare la sua presenza il presidente di Confindustria Puglia, Sergio Fontana che ha tenuto a sottolineare «La collaborazione forte, fortissima con il Politecnico sostenuto anche economicamente con le proprie aziende». Fontana ha apprezzato il lavoro del Placement del Poliba «Nell'opera di collegamento di tra ateneo e industrie» e ha chiesto al rettore ancora più laureati.

«Oggi si sta costruendo un futuro vero, una opportunità per i nostri giovani - ha sottolineato il vice sindaco di Bari, Eugenio Di Sciascio. Il Politecnico è una ricchezza per il nostro territorio che va fatto capire ancor più alle famiglie».