Politiche 2018, il grande escluso Melchiorre: «Non ci fermiamo»
Il candidato al senato per Fratelli d'Italia commenta ai nostri microfoni i risultati delle elezioni con l'occhio già alle amministrative
martedì 6 marzo 2018
16.34
Le elezioni politiche di domenica continuano a destare sorpresa. Dopo il plebiscito a favore del Movimento 5 Stelle che in Puglia si è aggiudicato tutti i seggi dell'uninominale, anche i seggi assegnati con il proporzionale vengono assegnati un po' a sorpresa. Tra i grandi esclusi di questa tornata elettorale c'è il consigliere comunale di Bari, Filippo Melchiorre, candidato al Senato con Fratelli d'Italia. Nonostante nel suo collegio abbia ottenuto 77135 voti nessuna "poltrona" gli è stata assegnata, anche a causa del risultato sotto le aspettative del suo partito. Abbiamo cercato di capire insieme a lui cosa non è andato in queste elezioni e i suoi progetti per il futuro, con le amministrative nella nostra città alle porte (il mandato dell'attuale amministrazione giunge al termine nel 2019).
Filippo Melchiorre, consigliere comunale di Bari e candidato al Senato per Fratelli d'Italia, possiamo definirla uno dei grandi esclusi di questa tornata elettorale, come commenta questo risultato?
Posso dire che ha prevalso il voto di protesta rispetto al voto di proposta, e come tutti i voti di protesta avrà una durata essendo una moda. Prima o poi i cittadini si renderanno conto che col voto di protesta non si costruisce e ritorneranno dalla rabbia alla ragione. Personalmente ho ottenuto un bel risultato, avendo avuto quasi 78 mila voti, dal quale ripartiremo già dalle prossime amministrative a Bari del 2019.
Vi aspettavate che il Movimento 5 Stelle potesse fare questo risultato? E soprattutto pensavate che al Sud anche la Lega di Salvini ottenesse tanti consensi?
Il collegio di Bari al Senato ha una logica per cui i due candidati di LeU e del PD erano oggettivamente deboli, e quindi tutti coloro che non hanno votato le sinistre, hanno votato il Movimento 5 Stelle. Avere dei candidati deboli dall'altro lato mi ha penalizzato non potenziato, mentre se pensiamo alla Camera la presenza di due candidati forti come Laforgia e Lacarra (basandosi proprio sui dati empirici venuti fuori dallo scrutinio) ha portato ad aumentare la percentuale delle sinistre. Se ci fosse stata una situazione simile al Senato, tale aumento avrebbe portato ad un abbassamento della percentuale del Movimento 5 Stelle. Nel mio collegio io ho triplicato il candidato del PD per numero di consensi e parliamo di un rappresentante di Emiliano e Decaro, pur non essendo né presidente di Regione e nemmeno sindaco. Questo mi dice che la prossima volta si può giocare una partita importante, soprattutto valutando il fatto che il Movimento 5 Stelle alle amministrative probabilmente non otterrà gli stessi numero di oggi. Da noi il Movimento non ha dei volti, nessuno conosce le persone che sono state elette. Quando chiedevo a tutti gli elettori 5 Stelle che incontravo se sapessero chi stavano votando ho sempre avuto risposta negativa, non sapevano nemmeno il nome. Alle amministrative quando dovranno redigere le liste e chiedere il voto avranno difficoltà perché il voto politico si trasforma in quasi zero nel voto amministrativo. Per quanto riguarda il discorso della Lega, loro hanno un candidato forte come Salvini che sa ben comunicare le proprie idee. Evidentemente tanti voti al sud sono il risultato di un voto politico, la Lega continua a non avere amministratori al sud, ma riesce sempre ad avere tanti voti. L'unica spiegazione è che abbia funzionato il voto per Salvini, non per il candidato e quindi di conseguenza per Salvini.
Pensando quindi alle prossime amministrative, come ha già detto, lei parte da un ottimo punto di partenza se vediamo i voti ottenuti in questa tornata elettorale. Cosa ci dice al riguardo?
Sì, ho ottenuto quasi 78 mila voti che sono tanti. In queste ore fortunatamente non riesco a stare fermo, sto ricevendo telefonate, messaggi, attestazioni di stima da parte di tutti che non avrei avuto forse nemmeno se avessi vinto. Sto avendo davvero tanto sostegno, in tanti mi stanno dicendo: «Non mollare, vai avanti». Questo per dire che molte volte non sono le poltrone a rendere autorevole una figura, conta molto di più la persona, il comportamento, le azioni. Lo dico oggi che è un giorno che dovrebbe essere doloroso per me, è dura, dal punto di vista umano, dopo una campagna elettorale non raggiungere il risultato, però oggi voglio far prevalere i valori, ne ho fatto uno spot: «Non porto doni, ma veri valori». Mai come in questo momento posso dire che prevalgono appunto i valori rispetto alle poltrone, c'è un po' di risentimento, ma lo supereremo grazie a quanto accadrà giorno per giorno. Non ci fermiamo, siamo pronti alla prossima battaglia nella convinzione di poterla vincere.
Filippo Melchiorre, consigliere comunale di Bari e candidato al Senato per Fratelli d'Italia, possiamo definirla uno dei grandi esclusi di questa tornata elettorale, come commenta questo risultato?
Posso dire che ha prevalso il voto di protesta rispetto al voto di proposta, e come tutti i voti di protesta avrà una durata essendo una moda. Prima o poi i cittadini si renderanno conto che col voto di protesta non si costruisce e ritorneranno dalla rabbia alla ragione. Personalmente ho ottenuto un bel risultato, avendo avuto quasi 78 mila voti, dal quale ripartiremo già dalle prossime amministrative a Bari del 2019.
Vi aspettavate che il Movimento 5 Stelle potesse fare questo risultato? E soprattutto pensavate che al Sud anche la Lega di Salvini ottenesse tanti consensi?
Il collegio di Bari al Senato ha una logica per cui i due candidati di LeU e del PD erano oggettivamente deboli, e quindi tutti coloro che non hanno votato le sinistre, hanno votato il Movimento 5 Stelle. Avere dei candidati deboli dall'altro lato mi ha penalizzato non potenziato, mentre se pensiamo alla Camera la presenza di due candidati forti come Laforgia e Lacarra (basandosi proprio sui dati empirici venuti fuori dallo scrutinio) ha portato ad aumentare la percentuale delle sinistre. Se ci fosse stata una situazione simile al Senato, tale aumento avrebbe portato ad un abbassamento della percentuale del Movimento 5 Stelle. Nel mio collegio io ho triplicato il candidato del PD per numero di consensi e parliamo di un rappresentante di Emiliano e Decaro, pur non essendo né presidente di Regione e nemmeno sindaco. Questo mi dice che la prossima volta si può giocare una partita importante, soprattutto valutando il fatto che il Movimento 5 Stelle alle amministrative probabilmente non otterrà gli stessi numero di oggi. Da noi il Movimento non ha dei volti, nessuno conosce le persone che sono state elette. Quando chiedevo a tutti gli elettori 5 Stelle che incontravo se sapessero chi stavano votando ho sempre avuto risposta negativa, non sapevano nemmeno il nome. Alle amministrative quando dovranno redigere le liste e chiedere il voto avranno difficoltà perché il voto politico si trasforma in quasi zero nel voto amministrativo. Per quanto riguarda il discorso della Lega, loro hanno un candidato forte come Salvini che sa ben comunicare le proprie idee. Evidentemente tanti voti al sud sono il risultato di un voto politico, la Lega continua a non avere amministratori al sud, ma riesce sempre ad avere tanti voti. L'unica spiegazione è che abbia funzionato il voto per Salvini, non per il candidato e quindi di conseguenza per Salvini.
Pensando quindi alle prossime amministrative, come ha già detto, lei parte da un ottimo punto di partenza se vediamo i voti ottenuti in questa tornata elettorale. Cosa ci dice al riguardo?
Sì, ho ottenuto quasi 78 mila voti che sono tanti. In queste ore fortunatamente non riesco a stare fermo, sto ricevendo telefonate, messaggi, attestazioni di stima da parte di tutti che non avrei avuto forse nemmeno se avessi vinto. Sto avendo davvero tanto sostegno, in tanti mi stanno dicendo: «Non mollare, vai avanti». Questo per dire che molte volte non sono le poltrone a rendere autorevole una figura, conta molto di più la persona, il comportamento, le azioni. Lo dico oggi che è un giorno che dovrebbe essere doloroso per me, è dura, dal punto di vista umano, dopo una campagna elettorale non raggiungere il risultato, però oggi voglio far prevalere i valori, ne ho fatto uno spot: «Non porto doni, ma veri valori». Mai come in questo momento posso dire che prevalgono appunto i valori rispetto alle poltrone, c'è un po' di risentimento, ma lo supereremo grazie a quanto accadrà giorno per giorno. Non ci fermiamo, siamo pronti alla prossima battaglia nella convinzione di poterla vincere.