Popolare di Bari, azionisti contro Medio credito centrale: «Emissione obbligatoria operazione inquietante»
«Preoccupante è anche il rifiuto da parte di Fondazione CariOrvieto all'aumento di capitale»
mercoledì 4 gennaio 2023
10.35
Le associazioni di soci e azionisti della Banca popolare di Bari puntano il dito contro Medio credito centrale. In un comunicato di AssoAzionisti BPB e Comitato Indipendente Azionisti BPB, si legge: «Le associazioni dei soci della Banca Popolare di Bari ritengono inquietante la recente emissione obbligazionaria per 70 milioni di euro effettuata da MedioCreditoCentrale e destinata al rafforzamento patrimoniale di Banca Popolare di Bari e CariOrvieto, al mostruoso tasso di interesse del 10,5% vincolato per 5 anni».
La nota prosegue: «Si tratta peraltro di un'operazione finanziaria che comporterà un ulteriore depauperamento del patrimonio della BPB e/o aggraverà le condizioni commerciali di clienti e soci della Popolare di Bari, giacché in soli 5 anni l'operazione ha un costo di 35 milioni di euro».
Le associazioni ritengono inoltre «Preoccupante il rifiuto da parte di Fondazione CariOrvieto all'aumento di capitale della Cassa di Risparmio di Orvieto, peraltro motivato "dalla necessità primaria della Fondazione di tutelare il patrimonio dell'Ente" evidentemente a rischio nel caso di ulteriori esborsi in favore di CariOrvieto». In tale situazione, AssoAzionistiBPB e Comitato Indipendente Azionisti Banca Popolare di Bari rinnovano, accoratamente, l'invito a tutti i soggetti responsabili a non distogliere l'attenzione e la sorveglianza sulla gestione di Banca Popolare di Bari, nei pochi mesi che restano al rinnovo del consiglio di amministrazione».
La nota prosegue: «Si tratta peraltro di un'operazione finanziaria che comporterà un ulteriore depauperamento del patrimonio della BPB e/o aggraverà le condizioni commerciali di clienti e soci della Popolare di Bari, giacché in soli 5 anni l'operazione ha un costo di 35 milioni di euro».
Le associazioni ritengono inoltre «Preoccupante il rifiuto da parte di Fondazione CariOrvieto all'aumento di capitale della Cassa di Risparmio di Orvieto, peraltro motivato "dalla necessità primaria della Fondazione di tutelare il patrimonio dell'Ente" evidentemente a rischio nel caso di ulteriori esborsi in favore di CariOrvieto». In tale situazione, AssoAzionistiBPB e Comitato Indipendente Azionisti Banca Popolare di Bari rinnovano, accoratamente, l'invito a tutti i soggetti responsabili a non distogliere l'attenzione e la sorveglianza sulla gestione di Banca Popolare di Bari, nei pochi mesi che restano al rinnovo del consiglio di amministrazione».