Porto di Bari, controlli incrociati per prevenire la criminalità
Siglato il protocollo di legalità tra l'Autorità Portuale e la Prefettura
mercoledì 10 febbraio 2021
13.59
"Sia chiaro che nei porti della Puglia l'illegalità non può attecchire". È quanto dichiarato da Ugo Patroni Griffi, presidente dell'Autorità Portuale di Bari, che questa mattina ha firmato un protocollo di legalità con la Prefettura di Bari per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli affidamenti di lavori, concessioni demaniali e autorizzazioni. Il presidente ha siglato l'intesa con Antonia Bellomo, Prefetto di Bari.
Il protocollo ha la finalità di rafforzare le misure di prevenzione e contrasto ai tentativi di infiltrazione mafiosa, migliorando l'interscambio informativo tra le pubbliche amministrazioni interessate, anche attraverso l'interconnessione di banche dati per assicurare la più efficace azione di vigilanza e controllo.
"Siamo la seconda regione italiana che firma questo protocollo – prosegue Patroni Griffi -. Interagiremo con la Prefettura di Bari per fare barriera contro il fenomeno criminoso. I port purtroppo sono bersaglio di una diversa umanità, i traffici di stupefacenti e le violazioni doganali sono all'ordine del giorno. A Bari abbiamo portato avanti una grande battaglia, insieme alla Procura siamo riusciti a bonificare il nostro porto dai clan. Questa però è solo una tappa della guerra quotidiana che affrontiamo. Ovviamente non possiamo combattere da soli, è fondamentale la sinergia con le istituzioni. Il modello che abbiamo realizzato è stato approvato dal ministero e adesso potrebbe coinvolgere altre realtà: inoltrerò questo protocollo al presidente dell'Autorità Portuale di Taranto in modo tale da creare una rete che coinvolga tutti i porti pugliesi".
"Il rapporto con l'Autorità Portuale ci permetterà di ricevere informazioni preziose – aggiunge il Prefetto di Bari -. Secondo la legge, la soglia di attenzione riguardante autorizzazioni e concessioni è di 150mila euro. Noi invece analizzeremo anche gli appalti fino a 40mila euro. In questo modo potremo monitorare l'andamento delle imprese interessate a svolgere questi servizi. Si tratta di una funzione preventiva, tutte le aziende sane devono sapere che verranno effettuati degli accertamenti: in questo modo garantiremo una posizione paritaria nella libera concorrenza. Possiamo dire che questo accordo tutela l'economia sana del territorio".
L'Autorità Portuale indicherà nel bando l'obbligo dell'aggiudicatario di comunicare l'elenco delle imprese coinvolte nel piano di affidamento, in modo tale da agevolare il lavoro della Prefettura. L'aggiudicatario sarà inoltre obbligato a inserire una clausola risolutiva nel caso in cui emergano informazioni antimafia interdittive. Il protocollo ha durata di due anni: al termine del biennio, le parti si impegneranno a valutare i risultati ottenuti e, se positivi, il Protocollo sarà rinnovato per un altro biennio.
Il protocollo ha la finalità di rafforzare le misure di prevenzione e contrasto ai tentativi di infiltrazione mafiosa, migliorando l'interscambio informativo tra le pubbliche amministrazioni interessate, anche attraverso l'interconnessione di banche dati per assicurare la più efficace azione di vigilanza e controllo.
"Siamo la seconda regione italiana che firma questo protocollo – prosegue Patroni Griffi -. Interagiremo con la Prefettura di Bari per fare barriera contro il fenomeno criminoso. I port purtroppo sono bersaglio di una diversa umanità, i traffici di stupefacenti e le violazioni doganali sono all'ordine del giorno. A Bari abbiamo portato avanti una grande battaglia, insieme alla Procura siamo riusciti a bonificare il nostro porto dai clan. Questa però è solo una tappa della guerra quotidiana che affrontiamo. Ovviamente non possiamo combattere da soli, è fondamentale la sinergia con le istituzioni. Il modello che abbiamo realizzato è stato approvato dal ministero e adesso potrebbe coinvolgere altre realtà: inoltrerò questo protocollo al presidente dell'Autorità Portuale di Taranto in modo tale da creare una rete che coinvolga tutti i porti pugliesi".
"Il rapporto con l'Autorità Portuale ci permetterà di ricevere informazioni preziose – aggiunge il Prefetto di Bari -. Secondo la legge, la soglia di attenzione riguardante autorizzazioni e concessioni è di 150mila euro. Noi invece analizzeremo anche gli appalti fino a 40mila euro. In questo modo potremo monitorare l'andamento delle imprese interessate a svolgere questi servizi. Si tratta di una funzione preventiva, tutte le aziende sane devono sapere che verranno effettuati degli accertamenti: in questo modo garantiremo una posizione paritaria nella libera concorrenza. Possiamo dire che questo accordo tutela l'economia sana del territorio".
L'Autorità Portuale indicherà nel bando l'obbligo dell'aggiudicatario di comunicare l'elenco delle imprese coinvolte nel piano di affidamento, in modo tale da agevolare il lavoro della Prefettura. L'aggiudicatario sarà inoltre obbligato a inserire una clausola risolutiva nel caso in cui emergano informazioni antimafia interdittive. Il protocollo ha durata di due anni: al termine del biennio, le parti si impegneranno a valutare i risultati ottenuti e, se positivi, il Protocollo sarà rinnovato per un altro biennio.