Porto di Bari, sequestrato pellet di legno con falso made in Italy
Le merce proveniva dalla Bulgaria: denunciato il rappresentante della ditta importatrice
giovedì 24 agosto 2017
11.45
I finanzieri del Gruppo Bari ed i funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli durante i controlli nei confronti dei veicoli e merci transitanti, nella locale area portuale, hanno sequestrato circa 24 tonnellate di pellet di legno recanti una certificazione d'origine mendace.
La merce era imbustata in 1.600 sacchetti da 15 kilogrammi riportanti la bandiera italiana con la dicitura "prodotto italiano" ma, in realtà, la merce proveniva dalla Bulgaria. Per di più, sui sacchetti era presente una dicitura che qualificava il pellet come "lavorazione artigianale di legno vergine e incontaminato ricavato da lavorazioni boschive sui monti delle serre calabresi".
In virtù di ciò è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria per la commissione del reato ex art. 517 c.p. (Vendita di prodotti industriali con segni mendaci) il legale rappresentante della ditta calabrese importatrice della merce. Da sottolineare è l'accuratezza dei controlli che finanzieri e doganieri svolgono congiuntamente negli spazi doganali, anche alle merci di provenienza comunitaria, con una sempre più maggiore sensibilità alla tutela dei consumatori e degli onesti cittadini.
Sono in corso le indagini per capire quali sono le relazioni che intercorrono tra la ditta importatrice calabrese e la ditta produttrice bulgara per così venire a capo dell'intera filiera produttiva.
La merce era imbustata in 1.600 sacchetti da 15 kilogrammi riportanti la bandiera italiana con la dicitura "prodotto italiano" ma, in realtà, la merce proveniva dalla Bulgaria. Per di più, sui sacchetti era presente una dicitura che qualificava il pellet come "lavorazione artigianale di legno vergine e incontaminato ricavato da lavorazioni boschive sui monti delle serre calabresi".
In virtù di ciò è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria per la commissione del reato ex art. 517 c.p. (Vendita di prodotti industriali con segni mendaci) il legale rappresentante della ditta calabrese importatrice della merce. Da sottolineare è l'accuratezza dei controlli che finanzieri e doganieri svolgono congiuntamente negli spazi doganali, anche alle merci di provenienza comunitaria, con una sempre più maggiore sensibilità alla tutela dei consumatori e degli onesti cittadini.
Sono in corso le indagini per capire quali sono le relazioni che intercorrono tra la ditta importatrice calabrese e la ditta produttrice bulgara per così venire a capo dell'intera filiera produttiva.