Possibile ritorno in politica per Vendola? L'ex governatore: "Torno dall'esilio in cui avevo scelto di stare"
Il politico pugliese in un post su Facebook: "Vorrei continuare a offrire un punto di vista che deriva da un'inesausta passione politica"
venerdì 11 giugno 2021
14.28
"Nell'attesa che la giustizia completi il suo cammino, senza mai sottrarmi al vaglio critico dell'autorità giudiziaria, riprendo la parola, tornando dall'esilio in cui avevo scelto di stare". Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, lasciando intendere un suo ritorno in politica.
Vendola è stato condannato in primo grado a 3 anni e mezzo nel processo sul presunto disastro ambientale causato a Taranto dall'ex Ilva. "Sia pure dai margini della scena - spiega - vorrei continuare a offrire un punto di vista che deriva da un'inesausta passione politica".
"Io - spiega Vendola - attendevo dalla Corte di Taranto, dopo 8 anni di processo, di essere restituito a questa storia e all'assoluta correttezza delle mie azioni. Così non è stato. Aspetterò l'esito dell'appello con la stessa convinzione. Ma a differenza degli anni passati non rinuncerò a parlare delle cose che mi stanno più a cuore".
Secondo l'ex governatore pugliese è "urgente elevare il livello del dibattito pubblico alla luce delle lezioni della pandemia, che disvelano la fragilità dell'esistenza umana, ma anche la follia di un modello di sviluppo incentrato sul dominio del profitto e sull'irresponsabilità ambientale, e che ad oggi vedono come effetto dirompente il moltiplicarsi delle disuguaglianze"
"La ragione del mio allontanamento dalla scena pubblica è legata al coinvolgimento, per me drammatico e inatteso, nell'inchiesta sull'Ilva – conclude Vendola -. In questi anni ho scelto di difendermi nel processo e non dal processo, rinunciando anche a reagire alla campagna politico-mediatica che si è svolta parallelamente allo stesso".
"Penso - conclude - che il trasferimento dei processi dai tribunali ai talk show e la conseguente pressione mediatica nuocciano alla giustizia".
Vendola è stato condannato in primo grado a 3 anni e mezzo nel processo sul presunto disastro ambientale causato a Taranto dall'ex Ilva. "Sia pure dai margini della scena - spiega - vorrei continuare a offrire un punto di vista che deriva da un'inesausta passione politica".
"Io - spiega Vendola - attendevo dalla Corte di Taranto, dopo 8 anni di processo, di essere restituito a questa storia e all'assoluta correttezza delle mie azioni. Così non è stato. Aspetterò l'esito dell'appello con la stessa convinzione. Ma a differenza degli anni passati non rinuncerò a parlare delle cose che mi stanno più a cuore".
Secondo l'ex governatore pugliese è "urgente elevare il livello del dibattito pubblico alla luce delle lezioni della pandemia, che disvelano la fragilità dell'esistenza umana, ma anche la follia di un modello di sviluppo incentrato sul dominio del profitto e sull'irresponsabilità ambientale, e che ad oggi vedono come effetto dirompente il moltiplicarsi delle disuguaglianze"
"La ragione del mio allontanamento dalla scena pubblica è legata al coinvolgimento, per me drammatico e inatteso, nell'inchiesta sull'Ilva – conclude Vendola -. In questi anni ho scelto di difendermi nel processo e non dal processo, rinunciando anche a reagire alla campagna politico-mediatica che si è svolta parallelamente allo stesso".
"Penso - conclude - che il trasferimento dei processi dai tribunali ai talk show e la conseguente pressione mediatica nuocciano alla giustizia".