'Preservativo' all'ulivo infetto di Monopoli

Stamattina gli agricoltori di Coldiretti e i Forestali del posto metteranno una rete antinsetto per isolare l'esemplare colpito da Xylella

giovedì 14 febbraio 2019
Tutto pronto a Monopoli per l'incappucciamento, con rete antinsetto, dell'ulivo infetto da Xylella Fastidiosa. L'appuntamento con gli agricoltori di Coldiretti sotto la vigilanza dei Carabinieri Forestali di Monopoli è in Contrada Caramanna n. 576.
"In realtà l'ulivo infetto, per le disposizioni del Magistrato inquirente, essendo 'corpo del reato' no va neppure sfiorato. Per cui sarà costruita una vera e propria struttura in tubi in acciaio che consentirà di posare la rete antinsetto ad una distanza di 50/70 centimetri dall'albero stesso", spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
I campionamenti sull'albero in contrada Caramanna sono stati effettuati il 6 dicembre 2018, rivela Coldiretti Puglia, e il 19 dicembre 2018 il laboratorio dello CIHEAM – IAMB ha trasmesso al CNR e al Dipartimento di Scienze del Suolo e delle Piante dell'Università di Bari i saggi di conferma delle analisi effettuate il 17 dicembre.
"Non conosciamo i tempi del sequestro probatorio disposto il 12 gennaio scorso, che ha bloccato l'espianto già programmato per il 14 gennaio, e dell'attività investigativa della Procura di Bari, per questo abbiamo chiesto di incappucciare l'albero, perché oggi la sputacchina non c'è, ma le forme giovanili inizieranno a presentarsi a breve e così, al primo apparire degli insetti, non ci sarà alcuna fonte di inoculo perché l'ulivo infetto è coperto", aggiunge il presidente Muraglia.
"E' indispensabile interrompere qualsiasi forma di contagio degli ulivi nell'area di Monopoli. Abbiamo già pagato noi agricoltori, e non i negazionisti che continuano a trovare spazio e credito in un contesto di confusione opportunistica, lo scempio che si è già perpetrato per esempio ad Oria e Francavilla, dove per non abbattere 47 ulivi malati, con espianti bloccati dai ricorsi al TAR, hanno fatto morire 3100 alberi – continua Muraglia - per colpa del batterio killer e consentito al vettore di continuare ad infettare migliaia di esemplari anche monumentali. La Xylella è certamente la peggior fitopatia che l'Italia potesse conoscere, che 'cammina' ad una velocità impressionante, considerato che in 5 anni il danno ha superato 1,2 miliardi di euro. Il nostro agricoltore ha chiesto alla Procura di Bari, attraverso i Carabinieri Forestali di Monopoli, l'autorizzazione all'accesso nella particella sequestrata di 8 ettari, per procedere ai normali lavori colturali, nonché, soprattutto, per proteggere gli altri ulivi sani con un rate antinsetto a copertura dell'unico infetto", conclude il presidente Muraglia.