Prevenzione sanitaria al campo Rom a Bari, su 100 tamponi nessun positivo al Covid
L'assessore Bottalico: "Continua il lavoro di prevenzione socio-sanitaria nei luoghi più vulnerabili della città"
giovedì 11 febbraio 2021
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Si è svolta nei giorni scorsi una campagna di prevenzione sanitaria nel campo di Santa Teresa a Japigia attraverso la somministrazione di tamponi rapidi anti Covid a tutti i componenti della comunità.
Il campo Rom di Japigia è coinvolto nella seconda triennalità (2021-23) del progetto "PON per l'inclusione e l'integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti - RSC" finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, attraverso il PON Inclusione FSE 2014-2020, in favore del Comune di Bari - Assessorato al Welfare e gestito per il privato sociale, nella città di Bari, dalla Fondazione Giovanni Paolo II.
La somministrazione dei tamponi è stata realizzata grazie alla collaborazione con il dipartimento di Prevenzione ASL BA e all'intervento degli operatori sanitari del presidio ospedaliero Bari Sud S.O. Di Venere Bari-S.O. Fallacara Triggiano, U.O.C. Patologia Clinica, coordinato dal dottor Edmondo Adorisio.
La comunità Rom di Bari Japigia ha responsabilmente risposto alla richiesta avanzata dallo stesso dipartimento, garantendo la presenza di tutti i residenti nel campo di Santa Teresa nella giornata programmata per la somministrazione, alla quale sono intervenuti anche gli operatori sociali del progetto e le Forze dell'Ordine.
In modo più ampio, il progetto triennale prevede un lavoro mirato alla formazione dei minori e alla promozione di percorsi di autonomia ed empowerment delle famiglie nell'accesso dei servizi, anche attraverso la tutela della salute le messa a sistema dei processi di gestione degli interventi sociali e socio-educativi. Centrato su tre ambiti - scuola, contesti abitativi e rete locale dei servizi - il progetto intende sostenere una scuola più inclusiva, contrastare la dispersione scolastica e favorire il benessere complessivo dei bambini e delle bambine e la partecipazione attiva delle loro famiglie.
"Continua il lavoro di prevenzione socio-sanitaria nei luoghi più vulnerabili della città attraversati da progetti educativi e territoriali - ha commentato l'assessora al Welfare Francesca Bottalico -. In piena emergenza sanitaria diventa fondamentale offrire opportunità a tutti di accedere ai tamponi, e di questo bisogna ringraziare il dipartimento di prevenzione dell'Asl che sta lavorando in piena sinergia con l'assessorato al Welfare dall'inizio della pandemia".
"Sono circa un centinaio, tra adulti e bambini, i tamponi somministrati e non si è verificato nessun caso di positività al Covid-19 - ha dichiarato il referente del campo e operatore del progetto RSC Daniel Tomescu -. Ci impegniamo quotidianamente per favorire e stimolare un processo di inclusione nella città di Bari di cui ci sentiamo parte. Stiamo facendo e continueremo a fare del nostro meglio durante questo periodo di emergenza sanitaria, restando a casa il più possibile, uscendo solo per esigenze particolari, indossando le mascherine e rispettando tutte le disposizioni comunicate alla popolazione per ridurre i rischi da contagio".
Il campo Rom di Japigia è coinvolto nella seconda triennalità (2021-23) del progetto "PON per l'inclusione e l'integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti - RSC" finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, attraverso il PON Inclusione FSE 2014-2020, in favore del Comune di Bari - Assessorato al Welfare e gestito per il privato sociale, nella città di Bari, dalla Fondazione Giovanni Paolo II.
La somministrazione dei tamponi è stata realizzata grazie alla collaborazione con il dipartimento di Prevenzione ASL BA e all'intervento degli operatori sanitari del presidio ospedaliero Bari Sud S.O. Di Venere Bari-S.O. Fallacara Triggiano, U.O.C. Patologia Clinica, coordinato dal dottor Edmondo Adorisio.
La comunità Rom di Bari Japigia ha responsabilmente risposto alla richiesta avanzata dallo stesso dipartimento, garantendo la presenza di tutti i residenti nel campo di Santa Teresa nella giornata programmata per la somministrazione, alla quale sono intervenuti anche gli operatori sociali del progetto e le Forze dell'Ordine.
In modo più ampio, il progetto triennale prevede un lavoro mirato alla formazione dei minori e alla promozione di percorsi di autonomia ed empowerment delle famiglie nell'accesso dei servizi, anche attraverso la tutela della salute le messa a sistema dei processi di gestione degli interventi sociali e socio-educativi. Centrato su tre ambiti - scuola, contesti abitativi e rete locale dei servizi - il progetto intende sostenere una scuola più inclusiva, contrastare la dispersione scolastica e favorire il benessere complessivo dei bambini e delle bambine e la partecipazione attiva delle loro famiglie.
"Continua il lavoro di prevenzione socio-sanitaria nei luoghi più vulnerabili della città attraversati da progetti educativi e territoriali - ha commentato l'assessora al Welfare Francesca Bottalico -. In piena emergenza sanitaria diventa fondamentale offrire opportunità a tutti di accedere ai tamponi, e di questo bisogna ringraziare il dipartimento di prevenzione dell'Asl che sta lavorando in piena sinergia con l'assessorato al Welfare dall'inizio della pandemia".
"Sono circa un centinaio, tra adulti e bambini, i tamponi somministrati e non si è verificato nessun caso di positività al Covid-19 - ha dichiarato il referente del campo e operatore del progetto RSC Daniel Tomescu -. Ci impegniamo quotidianamente per favorire e stimolare un processo di inclusione nella città di Bari di cui ci sentiamo parte. Stiamo facendo e continueremo a fare del nostro meglio durante questo periodo di emergenza sanitaria, restando a casa il più possibile, uscendo solo per esigenze particolari, indossando le mascherine e rispettando tutte le disposizioni comunicate alla popolazione per ridurre i rischi da contagio".