Primarie centrodestra, il giorno dopo. Di Rella: «Uniti per cambiare Bari»

Il candidato sindaco: «14mila baresi ci hanno affidato il compito di governare». Melchiorre e Romito: «Premiata la partecipazione»

lunedì 25 febbraio 2019 14.08
A cura di Riccardo Resta
Primarie del centrodestra, il day after: dopo la netta vittoria di Pasquale Di Rella, sostenuto da civiche e Forza Italia, con il 51% delle preferenze è già tempo di tirare le somme e pensare all'appuntamento del 26 maggio, quando i cittadini saranno chiamati a eleggere il sindaco di Bari. L'atmosfera che si respira fra il candidato di centrodestra uscito dalle urne delle primarie e i due sconfitti è di grande unità. La prima impressione è che si vada verso la piena attuazione della carta dei valori firmata prima della consultazione interna, con la quale i candidati sconfitti si impegnano a offrire il proprio sostegno al vincitore.

Si va, infatti, verso l'apertura di un ticket Di Rella-Romito, con il leghista in predicato di ricoprire incarichi di spicco in un'eventuale giunta di centrodestra. «Quattordicimila baresi hanno affidato a noi il mandato di governare Bari - dice Di Rella in una conferenza stampa congiunta con gli altri due candidati. Un esperimento riuscito. Con Romito e Melchiorre mi auguro di dividere oneri e onori del governo della città. Spetterà a noi dare attuazione al programma. Abbiamo chiamato al voto chi dovrà confermare alle amministrative il voto delle primarie: un risultato storico».

In questa direzione vanno anche le dichiarazioni d'intenti degli altri due candidati. Fabio Romito, candidato della Lega attestatosi intorno al 28%, dice: «Siamo qui a parlare di centrodestra unito e di cambiamento, i baresi avevano voglia di dire la propria. La Lega esiste da poco in senso strutturato, ma abbiamo avuto il coraggio di chiedere le primarie. Il nostro obiettivo, uniti e insieme, è provare a dare un DNA nuovo, vincente, a Bari. A Pasquale Di Rella il compito di guidare questa squadra, a noi quello di convincere i cittadini a chiudere una pagina lunga 15 anni». Filippo Melchiorre (Fratelli d'Italia più Direzione Italia), che dalle urne ha ricevuto il 19% dei consensi, aggiunge: «Delle primarie ci rimane un muro di persone che rappresentava la voglia del cambiamo. Da tanti anni il centrodestra non viveva queste sensazioni. Il Comune di Bari non funziona e noi ci siamo cimentati in questa competizione per migliorare la vita dei baresi. Costruiremo le liste migliori per vincere: oggi è una festa».

Tema di discussione è, però, la provenienza politica di Pasquale Di Rella, cinque anni fa candidatosi al fianco di Decaro e già assessore della giunta Emiliano. Argomento che suscita anche non poche polemiche. Il segretario regionale di Forza Italia Mauro D'Attis risponde piccato alle domande dei cronisti: «Ha vinto il candidato di una coalizione aperta al civismo. Di Rella è il candidato del centrodestra, fate queste domande anche a Emiliano che prende esponenti dall'altra parte e gli affida incarichi importanti». Più conciliante, invece, la posizione di Melchiorre: «È importante non da dove si viene ma dove si vuole andare. Il fatto che Pasquale provenga dal centrosinistra è un dato, ma il fatto che l'abbia lasciato per andare a costruire un progetto diverso è un elemento di importante novità». Lo stesso Di Rella mette a tacere le polemiche parlando di un «Tradimento da parte del centrosinistra del patto fatto con i cittadini. Ho preferito la dignità alla convenienza, dimettendomi da presidente del Consiglio comunale e rinunciando all'indennità di carica. Più spesso accade a Bari e in Puglia che gente cambi idea per ottenere prebende e incarichi».

Endorsement per Di Rella e per la modalità con cui è stata selezionata la sua candidatura arriva anche dai vertici regionali della Lega. Andrea Caroppo, coordinatore del Carroccio pugliese, dice: «Nel 2004 ci fu la primavera pugliese con un'attrazione verso il centrosinistra di pezzi del centrodestra. Abbiamo cambiato pagina, selezionando in maniera diversa le candidature; si è chiuso il ciclo della primavera pugliese. Credo che il centrodestra abbia fatto la scelta più giusta».

Dalle primarie, però, un'altra importante eredità. L'alleanza fra FdI e Dit va verso la riconferma anche per il 26 maggio, con la presentazione di una lista unica: «In linea di massima Fratelli d'Italia e Direzione Italia presenteranno lista unica, per un progetto conservatore e sovranista. Questo è l'indirizzo nazionale», conferma Erio Congedo, coordinatore regionale di FdI nonché candidato alle primarie del centrodestra di Lecce.