Primo premio nell'Hackaton "Women Shape the Future" per tre studentesse Uniba
Le vincitrici, Daniela Grassi, Nuncia Lomonte e Sara Tibido, hanno presentato un progetto per il risparmio idrico in agricoltura
venerdì 8 novembre 2024
12.49
Sono tre dottorande del dipartimento di Informatica dell'università degli studi di Bari "Aldo Moro" le vincitrici del primo premio della seconda edizione dell'Hackaton Women Shape the Future, promosso da Philip Morris in collaborazione con Codemotion e MedITech, rivolto alle studentesse universitarie di discipline STEM delle regioni Campania, Puglia Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. La premiazione è avvenuta lunedì 4 novembre durante l'evento di presentazione del XIV Rapporto Civita "Lungo le vie della conoscenza. Sfide e strumenti per comprendere cultura e scienza". Si tratta di Daniela Grassi, 26 anni di Ostuni, Nunzia Lomonte, 25 anni di Andria, e Sara Tibido di Perugia. Il loro progetto, GOCC-I.A, riguarda la gestione responsabile delle risorse idriche.
«L'Hackaton aveva l'obiettivo di supportare la sostenibilità – racconta Daniela Grassi in merito al progetto -. Per questo abbiamo scelto come argomento principe quello del risparmio idrico nel campo dell'agricoltura. Il nostro progetto è sostanzialmente una piattaforma che integra sistemi di intelligenza artificiale in modo da capire quando è il caso di azionare o disattivare i sensori per l'irrigazione dei campi. La piattaforma, quindi, prevede l'umidità del suolo e le condizioni atmosferiche oltre che lo stato della pianta, in modo tale da azionare e disattivare questi sensori che irrigano in maniera automatica. In questo modo, quindi, è possibile risparmiare acqua e anche risparmiare costi».
«L'idea è nata dal fatto che le risorse idriche sono molto sfruttate in agricoltura e attraverso uno strumento come quello del nostro progetto si potrebbe avere un risparmio di acqua importante», aggiunge Grassi.
«L'Università di Bari è stata molto importante nel realizzare il nostro progetto – conclude Grassi – in quanto ci ha permesso di avere una formazione adeguata che ci ha permesso di dare forma al progetto con l'integrazione di sistemi di intelligenza artificiale, che conosciamo e sappiamo cosa sono in grado di fare».
Il futuro ora vedrà Nunzia proseguire questo lavoro, dato che si tratta del suo campo di specializzazione. Mentre Daniela e Sara, che hanno ambiti di ricerca diversi, andranno avanti con altri progetti.
«L'Hackaton aveva l'obiettivo di supportare la sostenibilità – racconta Daniela Grassi in merito al progetto -. Per questo abbiamo scelto come argomento principe quello del risparmio idrico nel campo dell'agricoltura. Il nostro progetto è sostanzialmente una piattaforma che integra sistemi di intelligenza artificiale in modo da capire quando è il caso di azionare o disattivare i sensori per l'irrigazione dei campi. La piattaforma, quindi, prevede l'umidità del suolo e le condizioni atmosferiche oltre che lo stato della pianta, in modo tale da azionare e disattivare questi sensori che irrigano in maniera automatica. In questo modo, quindi, è possibile risparmiare acqua e anche risparmiare costi».
«L'idea è nata dal fatto che le risorse idriche sono molto sfruttate in agricoltura e attraverso uno strumento come quello del nostro progetto si potrebbe avere un risparmio di acqua importante», aggiunge Grassi.
«L'Università di Bari è stata molto importante nel realizzare il nostro progetto – conclude Grassi – in quanto ci ha permesso di avere una formazione adeguata che ci ha permesso di dare forma al progetto con l'integrazione di sistemi di intelligenza artificiale, che conosciamo e sappiamo cosa sono in grado di fare».
Il futuro ora vedrà Nunzia proseguire questo lavoro, dato che si tratta del suo campo di specializzazione. Mentre Daniela e Sara, che hanno ambiti di ricerca diversi, andranno avanti con altri progetti.