Problema rifiuti: duemila multe in otto mesi, e differenziata "ferma" al 46%

La situazione in città non migliora, nonostante l'impegno messo in campo da Amiu e dal Comune

mercoledì 11 settembre 2024 11.11
A cura di Elga Montani
La questione rifiuti a Bari è un'urgenza impossibile da non considerare, basta girare per le strade della città per rendersi conto che qualcosa non va, tra rifiuti ovunque, ingombranti ad ogni angolo, bustoni neri vicino ai negozi in via Sparano e chi più ne ha più ne metta.

Nonostante l'impegno preso dal sindaco Leccese, che fin dalle prime battute del suo mandato si è confrontato con Amiu sui problemi, e nonostante l'impegno della stessa azienda e dei suoi dipendenti, sembra davvero che non si riesca a trovare una soluzione. E anche laddove è partita la raccolta differenziata ci sono diverse criticità e troppi cittadini incivili e incapaci di seguire delle regole relativamente semplici sulla gestione dei rifiuti e sul calendario di conferimento.

In otto mesi sono state elevate dalla polizia locale quasi 2mila multe nei confronti di chi ha avuto comportamenti illeciti (3mila nel 2023), ma questo non sembra essere servito a molto. Tali multe sono state elevate dalla polizia locale, che ogni giorno è in strada, in abiti civili e con auto senza logo, con 12 agenti, per scovare chi si comporta male.

Nello specifico sono state 1.934 le violazioni accertate e contestate dagli agenti di Polizia locale barese impegnati nel contrasto all'abbandono e conferimento irregolare dei rifiuti per i seguenti motivi: conferimenti fuori orario - 918 verbali; depositi vari (materiale ingombrante o depositi irregolari sulle strade) - 400 verbali; conferimenti da parte di soggetti non residenti nella città di Bari - 333 verbali; abbandoni di piccoli rifiuti sulle strade - 58 verbali; conferimenti irregolari nelle zone di START UP del porta a porta - 207 verbali; omessa raccolta di deiezioni canine - 18 verbali.

E notizie non positive arrivano anche dal portale regionale in merito alla percentuale di raccolta differenziata che Bari sta riuscendo a realizzare. L'obiettivo del 65% richiesto dall'Unione Europea sembra un lontano miraggio, in quanto siamo al momento ad un 46,47% (dati aggiornati a giugno 2024, ed in calo rispetto alla precedente rilevazione di aprile quando tale percentuale arrivava al 47,02%). C'è un lieve miglioramento rispetto allo scorso anno, quando a giugno su parlava di un 42,97% (nel singolo mese) contro il 45,48% di quest'anno. In questo 2024, dopo un leggero picco registrato a febbraio (47,98%) ora siamo in continua discesa, e se l'andamento dovesse confermarsi come quello dello scorso anno tale percentuale potrebbe continuare a scendere.

Alla fine del 2023, la percentuale di differenziata in città era stata pari al 43,31%. La speranza è che, l'avvio del porta a porta nel Municipio IV e al Quartierino (dove si sono registrati numeri importanti (poche settimane fa si parlava di una percentuale di raccolta differenziata al 62,04%), e il prossimo avvio dello stesso tipo di servizio a Torre a Mare possano capovolgere la situazione.

Nell'attesa che, nelle zone del centro e limitrofe, si arrivi ad avere le famose aiuole ecologiche intelligenti, interrate e no, per conferire i rifiuti differenziati, in modo da far sì che finalmente si possa vivere in una città davvero europea anche dal punto di vista della pulizia e del decoro urbano.