Processi sanità: due anni per notifiche a Bari, alcuni reati sono ormai prescritti

La prima notifica di avviso fine indagine nel 2015, ieri l'ultima

martedì 12 settembre 2017
Ci sono voluti più di due anni per notificare un avviso di conclusione delle indagini preliminari a nove indagati, tutti ex dirigenti della Asl di Bari fra i quali l'ex direttore generale Lea Cosentino, accusati di abuso d'ufficio per fatti relativi agli anni 2008-2011. Alcuni degli episodi contestati dalla Procura di Bari sono ormai prescritti e riguardano presunte proroghe illegittime del servizio di trasporto dei pazienti nefropatici verso e dai centri di dialisi.

L'indagine della Guardia di Finanza, coordinata dal pm Gaetano De Bari, è stata avviata nel 2013 e avrebbe accertato presunti abusi compiuti per anni dai direttori generali, sanitari e amministrativi che si sono avvicendati nella Asl di Bari. Questi - secondo l'accusa - hanno indebitamente concesso proroghe - fino alla fine del 2011 - del servizio di trasporto pazienti scaduto nel maggio 2008, senza espletare una gara, così come previsto dal Codice degli Appalti e dal Codice dei Contratti.

Nel fascicolo sono indagati gli ex direttori generali Lea Cosentino e Nicola Pansini, gli allora direttori amministrativi Francesco Lippolis e Massimo Mancini, gli ex direttori sanitari Rosa Porfido e Vito Gregorio Colacicco, gli ex dirigenti dell'Area Gestione Patrimonio Giovanni Molinari e Rachele Popolizio e l'allora commissario straordinario della Asl di Bari Angelo Domenico Colasanto. Ad alcuni di loro l'avviso di chiusura indagini, datato luglio 2015, è stato notificato più di anni fa, ma ad altri soltanto ieri, a quasi dieci anni dai fatti.

Fonte: Ansa